«Parcheggi, edifici e vie: ancora troppe barriere» 

La cooperativa Independent L ha elencato circa mille interventi necessari Tischler, referente del sindaco: «Si è fatto qualcosa, come in via Matteotti» 


di Giuseppe Rossi


MERANO. La battaglia intrapresa due anni fa da Heinrich Tischler per rendere più facile la vita in città alle persone disabili e socialmente in difficoltà non è per nulla facile. L’ex primario di riabilitazione dell’ospedale Tappeiner, nel 2016 nominato dal sindaco quale referente per la disabilità, deve quotidianamente muoversi tra norme, vincoli di bilancio, scarsità di personale all’ufficio tecnico.

Dottor Tischler, una battaglia persa?

«Direi proprio di no, anche se è vero che la macchina burocratica del Comune è complicata».

Un traguardo l’ha ottenuto ad appena un anno dal suo incarico, il parcheggio gratuito per i disabili nei bluepark.

«Forse è la cosa che si ricorda di più, ma le garantisco che non è stato facile. E poi quello è stato solo il primo passo».

In questo settore quale altro obiettivo si è dato?

«Una politica più stringente sui contrassegni e una campagna di sensibilizzazione per il loro corretto uso».

Ci faccia capire, più controlli e più multe?

«Con la Provincia e l’assessora Martha Stocker siamo riusciti ad approvare un regolamento più stringente per il rilascio del contrassegno. Oggi è rilasciato solo a chi effettivamente soffre di patologie che precludono la possibilità di camminare».

Lei parla però anche di campagna di sensibilizzazione.

«Serve perché sono ancora troppe le persone che usano scorrettamente il contrassegno, ad esempio non portando il disabile a bordo oppure occupando il parcheggio per disabili senza contrassegno solo perché più comodo. O i parcheggi sui marciapiedi».

Dottor Tischler, l’unico obiettivo che i dirigenti comunali hanno fallito per il 2017 è stata la pianificazione quinquennale per abbattere le barriere architettoniche sui marciapiedi della città. Come giudica questo segnale?

«Ho scoperto dal giornale questa cosa. Il piano non è stato fatto, è vero, ma alcuni interventi sono stati realizzati, soprattutto laddove sono state fatte nuove opere stradali. Penso a via Matteotti, a via Wolf».

Una cosa piuttosto scontata.

«Solo cinque anni fa non lo era. Guardi come hanno ristrutturato via Dante a Maia Alta. Oggi i progettisti si confrontano con noi e con la cooperativa Independent L, che supporta il Comune nel progetto di abbattimento delle barriere».

Proprio la cooperativa sul sito Meranfüralle ha censito quasi mille interventi necessari. Siamo lontani dal traguardo, non crede?

«Molti sono interventi minori. Di questi ne abbiamo selezionati 25 che realizzeremo con i soldi messi a disposizione nel bilancio di quest’anno. L’accordo era di stanziare 150mila euro all’anno. Per il 2018 avremo 300mila euro, visto che nel 2016 lo stanziamento è saltato».

Rispetto ai milioni di investimenti progettati sono briciole.

«Non sottovaluti la cifra, con 300mila euro si può fare molto. Piuttosto è il meccanismo che rende difficile realizzare le opere. Ogni anno bisogna attendere le variazioni di bilancio di inizio settembre per avere la certezza della disponibilità dei soldi. E i progetti vanno presentati entro novembre. Sono le nuove regole per l’armonizzazione del bilancio comunale».

Come li spenderà?

«I due interventi principali riguardano l’eliminazione delle barriere in due edifici pubblici, uno è la scuola materna Maddalena di Canossa. Gli interventi sulle strade rientrano invece nel budget dell’assessore Zanella».

Dopo la cancellazione dei parcheggi per disabili in corso Libertà siete riusciti a compensare la riduzione?

«Abbiamo realizzato nuovi parcheggi vicino al parco giochi di via Wolf, all’inizio della passeggiata Tappeiner, in via Schiller i posti auto sono diventati tre, e in via Wolkenstein. Stiamo lavorando per un parcheggio disabili al teatro Puccini, anche se con il rifacimento di via Carducci creeremo nuovi posti».

Come giudica la sua esperienza con la lista Rösch in Comune?

«Un impegno serio, faticoso ma anche soddisfacente».

Nel 2020 si ricandiderà? «Non me lo chieda ora».

Nel 2020 avrete un grosso problema di rinnovamento. Sei su sette consiglieri hanno raggiunto la soglia dei sessant’anni, e avete una sola donna su sette oltre all’assessora Rohrer.

«Ha ragione, il nostro gruppo dovrà lavorare anche su questo partendo proprio da Johannes Ortner e Madeleine Rohrer».













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