Più letti per Terapia intensiva Variante inglese nel Burgraviato 

Le risposte all’emergenza sanitaria. Al Tappeiner passano da 9 a 13 (dodici già occupati) sui 16 complessivi i posti in Rianimazione per pazienti in lotta con il coronavirus. Oltre al Kurhaus, centri vaccinali a Lagundo, Lana, Silandro e Malles 


Simone Facchini


Merano. I verici sanitari hanno aumentato i letti Covid di Terapia intensiva al Tappeiner portandoli da nove a tredici sui sedici complessivi. Di quei tredici, dodici ieri erano occupati. La pressione sull’ospedale meranese non accenna a diminuire, seppur ieri alcune dimissioni abbiano consentito di liberare una manciata dei 50 letti disponibili nei reparti Covid “ordinari”. Ma le fluttuazioni sono all’ordine del giorno e non si legge una tendenza che possa dare vero sollievo.

Mentre la situazione dei ricoveri resta dunque critica, passi avanti sul fronte delle vaccinazioni malgrado i ritardi nelle consegne. Tutto questo nel giorno in cui i vertici provinciali hanno annunciato la nuova stretta sul lockdown.

Switch.

La terapia intensiva dell’ospedale meranese ha operato lo switch per il quale si era preparata, aumentando i posti letto Covid e riducendo di conseguenza quelli disponibili per altre evenienze. A Silandro i letti Covid in Rianimazione sono quattro, tre dei quali occupati, mentre i ricoveri Covid “convenzionali” raggiungono il 100% delle possibilità d’accoglienza (venti letti). «La pressione sul nostro comprensorio sanitario rimane altissima» afferma la direttrice Irene Pechlaner. Comprensorio meranese fra l’altro primo a fare i conti con la variante inglese del virus.

Centro vaccinale al Kurhaus.

Giovedì è stata ufficializzato l’accordo fra Comune, ente di gestione e Azienda sanitaria per l’uso dell’ala ovest del Kurhaus quale sede del Centro vaccinale. «La commissaria Anna Bruzzese e la presidente dell’ente Jutta Telser hanno subito compreso l’importanza della campagna di vaccinazioni rispetto ad altri interessi, fornendo la loro disponibilità» continua Pechlaner. «Nei prossimi giorni sarà firmata la convenzione». L’ala del Kurhaus destinata allo scopo è quella rivolta in direzione ponte Teatro, dove si trovano le sale meeting. Come ieri riportato dall’amministrazione municipale, questa parte dell’edificio-simbolo della città “soddisfa tutti i necessari requisiti sotto il profilo tecnico-funzionale: oltreché priva di barriere architettoniche, è infatti dotata di ampi spazi che rendono possibile la predisposizione delle tre distinte aree prescritte dal protocollo vaccinale (accettazione, vaccinazione, osservazione). La presenza di più accessi consente inoltre di gestire l'afflusso e il deflusso del pubblico lungo percorsi separati e nel pieno rispetto delle norme di sicurezza». La convenzione per ora è prevista fino al 31 ottobre.

Al momento, all’interno del comprensorio sanitario che fa riferimento a Merano, è prevista la creazione di altri Centri vaccinali a Lana, Lagundo, Silandro e Malles. Ma non è escluso un allungamento della lista, sebbene l’incremento delle sedi comporti ulteriori difficoltà logistiche.















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