Postal, vicini e associazioni nella catena di solidarietà 

Insieme per superare l’emergenza. Volontari e vigili del fuoco uniti nel sostegno al prossimo Cinque i positivi, nove gli abitanti in quarantena. «Gli altri si muovono nel rispetto delle norme»



Postal. A Postal, paese soltanto sfiorato dalla terribile pandemia da coronavirus (sono cinque i positivi accertati, mentre nove abitanti sono in quarantena), funziona in maniera esemplare il servizio di vicinato per garantire un pasto a chi non può muoversi da casa per fare la spesa o per gli anziani impossibilitati a provvedere al necessario sostentamento.

«Si è mossa spontaneamente una catena di solidarietà. Contribuiscono anche i vigili del fuoco e diverse associazioni del paese – dice il sindaco Othmar Unterkofler, soddisfatto di questa azione spontanea a favore di chi si trova in difficoltà –. Mia figlia, per esempio, si occupa di alcuni vicini. Lo stesso fanno altre persone particolarmente sensibili ai bisogni del prossimo. Anche alcuni pompieri partecipano all’azione di sostegno di loro conoscenti o di persone che si trovano in uno stato di bisogno, sia pure temporaneo. La cosa sta funzionando bene e in paese non abbiamo grossi problemi, per fortuna».

I negozi aperti a Postal sono parecchi. C’è quello che vende generi alimentari, c’è la panetteria, una macelleria e la farmacia, «dove le code in questi giorni si allungano spesso per la richiesta di mascherine oltre che dei vari medicinali di cui la gente ha bisogno. Ma il tutto si svolge nella massima calma: i clienti prima di entrare aspettano il loro turno con pazienza», dice il sindaco. A proposito di mascherine, Unterkofler sottolinea che «il fabbisogno della popolazione è garantito. Come Comune abbiamo messo mascherine a disposizione dei residenti anche all’ingresso del municipio. Inoltre, tramite i vigili del fuoco, le abbiamo consegnate ai vari negozi, dove sono a disposizione degli abitanti». La disponibilità è garantita per tutti «e finora non ci sono state lamentele di sorta, perché evidentemente il numero delle mascherine è ritenuto sufficiente».

Postal, con oltre 1800 abitanti, si dimostra sensibile anche nei confronti delle disposizioni governative per quanto riguarda la mobilità personale. «Abbiamo la fortuna di avere la possibilità di camminare fra i frutteti attorno all’abitato. È in quella zona che la gente va a passeggiare. L’atteggiamento di fiducia delle forze dell’ordine ha favorito la gente che vive questo momento di emergenza con tranquillità e senso civico». Il Comune resta chiuso, almeno per la settimana che si sta per concludere. «Ma contiamo di riaprilo la prossima settimana. I servizi primari restano garantiti dal personale che fa i turni in ufficio e dai dipendenti che lavorano da casa», aggiunge il sindaco, che poi fa un elogio a quei volontari che «si sono prestati a dare acqua alle tombe del cimitero, chiuso fino a diverse disposizioni». E.D.

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