Ridurre l’orario scolastico «è una richiesta inaccettabile»

«Molti dicono che quando la crisi finirà ci sarà una scuola completamente diversa rispetto a prima dello scoppio della pandemia. Già molto prima di questa crisi non mancavano le voci che chiedevano...



«Molti dicono che quando la crisi finirà ci sarà una scuola completamente diversa rispetto a prima dello scoppio della pandemia. Già molto prima di questa crisi non mancavano le voci che chiedevano una scuola completamente diversa. Quanto “diversa” sarà la scuola dopo la crisi?», chiede il Team K in un comunicato stampa nel quale voce importante è quella di Francesca Schir. «I bambini e gli adolescenti – dice la presidente del consiglio comunale meranese – hanno il diritto di frequentare la scuola, di imparare a scuola e di essere sostenuti secondo il loro talento e le loro capacità. I bambini e gli adolescenti vivono a scuola una comunità».

Il Team K è particolarmente critico nei confronti della prevista riduzione del tempo di insegnamento di circa il 30 per cento nella scuola elementare, del 20 nella scuola media e del 10 nella scuola superiore: «Se le scuole non hanno spazio sufficiente a disposizione, la Provincia e i Comuni sono chiamati a trovarlo, a finanziarlo se necessario e a metterlo a disposizione. È inaccettabile richiedere per delibera a tutte le scuole della provincia di ridurre il numero delle lezioni», così la consigliera provinciale Maria Elisabeth Rieder. Quindi, a proposito dell’informatizzazione: «Prima dell’inizio della scuola in autunno va organizzata una formazione degli insegnanti, non solo per essere preparati a un eventuale secondo lockdown, ma anche per trasmettere agli alunni le competenze che sono contenute nelle linee guida», dichiara il consigliere provinciale Alex Ploner. Il Team K chiede la creazione di piattaforme di apprendimento digitali in tutte le scuole, nonché la fornitura di materiale didattico per tali piattaforme.













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