Serie di smottamenti a Sinigo La falda fa ancora più paura 

Una situazione preoccupante. Dal versante di Montefranco sassi e fango sono franati nei campi vicino alla scuola Il geologo Dessì: «Il livello è salito molto per via del maltempo. Stiamo monitorando la zona a valle del campo sportivo»


Jimmy Milanese


Merano. Oltre al livello della falda, particolarmente alto in questi giorni, tra la popolazione di Sinigo inizia a destare preoccupazione anche un nuovo fenomeno geologico, vale a dire una serie di smottamenti sulle pendici di Montefranco che nelle ultime ore hanno investito alcuni appezzamenti di terreno a due passi dalla nuova scuola elementare.

Per questo è partita una interrogazione urgente del consigliere provinciale Alessandro Urzì, dopo che diversi abitanti del borgo alle porte di Merano avevano documentato questo fenomeno. «Non c’è proprio pace per gli abitanti di Sinigo, visto che sul versante della montagna che sovrasta l’abitato della frazione si sono verificate nei giorni scorsi alcune frane di sassi e fango che hanno messo in apprensione i residenti, in particolar modo perché gli eventi hanno interessato le aree coltivate sopra la nuova scuola elementare in via Piedimonte, già oggetto di polemiche per la sua collocazione in una zona che molti hanno sempre considerato a forte rischio geologico», si legge nella nota del consigliere provinciale.

L’area collinare che da Maia Alta si estende verso Postal, attraversando Sinigo, non è certo nuova a movimenti franosi. Infatti qualche mese fa alcuni grossi massi avevano interrotto la strada che porta a Castel Gatto, mentre poco più a sud nel febbraio del 2014 un’imponente frana di oltre 15 mila metri cubi di materiale si era abbattuta su alcuni capannoni industriali provocando ingenti danni. La novità sta nel fatto che queste nuove frane vengono inevitabilmente collegate da molti abitanti di Sinigo alla preoccupante situazione della falda.

È il geologo Ambrogio Dessì, incaricato dal Comune a dare base e altezza alla situazione idrogeologica di Sinigo, a spiegare che cosa di eventualmente anomalo stia accadendo in questi giorni. «Stiamo portando avanti un ampliamento dello studio iniziato sull’abitato di Sinigo, in altre parole una ricerca per monitorare la zona a valle del campo sportivo di via Fermi, nella quale ora abbiamo installato punti di controllo precisi, nel tentativo di capire se dalla zona di rio Nova arrivi acqua. Detto questo, ci siamo accorti che il livello della falda nella zona di piazza Vittorio Veneto è salito di molto nel corso degli ultimi giorni con le piogge e le nevicate cadute sulla città, considerando che in passato e in questo periodo dell’anno non avevamo registrato questi valori». Una preoccupazione, ci tiene a sottolineare l’esperto, che non deve però dare adito a collegamenti tra il movimento della falda e i recenti smottamenti di Montefranco. «Come tutti possono vedere, cedimenti di questo tipo si stanno verificando ormai ovunque e Sinigo non ne risulta particolarmente colpita, visto che la situazione di sofferenza è generale», conclude il geologo.

Ad ogni modo, nella sua interrogazione in Provincia, Urzì chiede che quanto prima vengano date risposte ai cittadini, i quali a più riprese hanno espresso le loro preoccupazioni per il manifestarsi di smottamenti in un periodo in cui il livello della falda appare a tutti eccezionalmente alto, in particolare nella zona dove sorge la scuola elementare recentemente inaugurata.













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