Merano. Un mondo che molti solo a fatica riescono a immaginare e a comprendere, quello delle persone non udenti, è quello descritto dal documentario “(Ogni) giorno in sordità”, che l’altro pomeriggio è stato proiettato in prima visione in municipio alla presenza del sindaco Paul Rösch, dell’assessore ai servizi sociali Stefan Frötscher, di Heini Tischler, consigliere comunale con delega per le problematiche dei disabili, nonché dei registi Julia Gamper e Christian Lintner.

Il Comune vuole offrire a tutti i cittadini interessati la possibilità di conoscere il tema della sordità. A questo scopo l’amministrazione ha sostenuto e sostiene diverse iniziative di sensibilizzazione. Nel 2018 si è svolto in sala civica il primo congresso internazionale meranese sulla lingua dei segni, che ha visto l’intervento di quindici esperti italiani e stranieri, con duecento partecipanti. Nell’autunno di quest’anno è stato pubblicato l’opuscolo “Uno sguardo sul mondo dei non udenti”, che oltre a fornire interessanti informazioni sulla sordità propone anche consigli utili per affrontare e gestire al meglio la comunicazione con persone non udenti nella vita di tutti i giorni. Ora è stato prodotto, sempre con il sostegno del Comune, anche il documentario proiettato nella sala riunioni della giunta comunale.

Il film, intitolato “(All)täglich gehörlos/(Ogni)giorno in sordità”, dura venti minuti. Sette le persone intervistate: Greta Bortolotti, Andrea Santini, Andreas Grünfelder con la compagna Daniela Obojes, Andreas Lanthaler, Veronika Kiebacher e Antonio Endrizzi. I protagonisti raccontano i loro sogni e le loro preoccupazioni spiegando agli spettatori l’importanza della lingua parlata e della lingua dei segni nella loro vita quotidiana.

Il sindaco Paul Rösch, l’assessore ai servizi sociali Stefan Frötscher e Heini Tischler, consigliere comunale con delega per le problematiche dei disabili, hanno assistito alla proiezione e hanno mostrato grande interesse per la preziosa iniziativa. «L’opuscolo pubblicato in autunno e questo documentario si integrano a vicenda in modo molto efficace, diventando così strumenti complementari utili per sensibilizzare l’opinione pubblica e per eliminare le barriere nella comunicazione, in modo tale che i non udenti possano prendere parte più pienamente alla vita sociale della nostra comunità», sottolineano Rösch e Frötscher.