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Si rifugia nel laghetto per difendere il cagnolino 

A Lazago. Un 27enne con il suo pechinese è scappato nell’acqua: gli si erano avvicinati due cani di grossa taglia - liberi, senza traccia del proprietario - che stavano minacciando il suo animale



MERANO. Attimi di paura martedì mattina nella zona di Lazago, presso il laghetto (ex Fritz) che affianca il Passirio, dove per salvare il suo cagnolino dalla non rassicurante presenza di due cani molto aggressivi un giovane uomo è entrato nelle acque gelide del bacino.

Il racconto.

Erano quasi le 10, di una mattinata che sapeva già quasi di primavera. «Mi trovavo a Lazago, seduto su una panchina, con il mio cagnolino, un pechinese. Godevo dei raggi del sole, durante il mio giorno libero. A un certo punto due cani di grossa taglia, senza guinzaglio, si sono avvicinati. Stavo lasciando fare, quando mi sono accorto che il loro fare diventava minaccioso. Nessuna traccia del proprietario. Ho preso il mio animale in braccio, uno dei due cani mi ha morso ha un braccio lacerandomi la giacca. Non ho trovato altra soluzione se non quella di scendere nel laghetto». Il racconto è del 27 enne meranese protagonista della disavventura. «Sono rimasto ammollo a lungo, almeno 20-30 minuti. Nell’acqua gelida. Ogniqualvolta provavo a uscire, i due cani si riavvicinavano. Chiedevo aiuto. Ho chiamato il 112». Nel frattempo, a dargli una mano, è intervenuta una donna «che non finirò di ringraziare». Nel mentre, i due cani avrebbero aggredito anche un altro animale a passeggio con un uomo. Poi si sono dileguati, e non è noto se sia stato possibile rintracciare il loro proprietario.

I soccorsi.

Raggelato, nell’animo dai brividi di paura e nel corpo dalle temperature dell’acqua, è stato raggiunto dai soccorsi. I vigili del fuoco lo hanno riscaldato con una coperta. I carabinieri hanno raccolto la sua testimonianza in un verbale. La croce bianca, accertate le sue condizioni lo ha riaccompagnato a casa.













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