Il caso

Sicurezza al Lido di Merano: dieci «daspo» dall’inizio della stagione 

Dopo le intemperanze delle prime settimane la situazione è stata riportata alla normalità anche grazie all’ingaggio dei vigilantes. Nel frattempo è stato attivato uno spazio per il coworking, per chi vuole alternare lavoro (o studio) e nuotate 


Jimmy Milanese


MERANO. Lido comunale più sicuro dove da qualche giorno è anche in funzione uno spazio di coworking nel quale sono state sistemate una serie di postazioni di lavoro, un collegamento wifi veloce e dedicato e dove è possibile scambiare libri nella forma del bookcrossing. Insomma, l'idea innovativa dei vertici di Meranarena è quello di dare agli utenti del Lido la possibilità di frequentare la struttura e magari portarsi il lavoro dall'ufficio o da casa.

Una alternanza home-office e nuotata in piscina, come detto, in tutta sicurezza, dopo che all'inizio di giugno una baby gang di ragazzini aveva creato non pochi grattacapi al responsabile del Lido Marco Giongo il quale, assieme al presidente di Meranarena Luca Bordato e alla direttrice Sandra Zambianco, ha sudato le proverbiali sette camicie per riportare la situazione alla normalità. Dieci i giovani allontanati e che per tutta la stagione non potranno più frequentare il Lido.

L’ingaggio della security.

«La prima settimana di giugno per il Lido è stato un momento difficile a causa delle intemperanze di una decina di ragazzi che praticamente ogni giorno ci obbligavano a rivolgerci alle forze dell'ordine che ringrazio per il loro aiuto. Per questo, avevamo chiesto un incontro con la Giunta comunale in quanto i continui atti di delinquenza stavano allontanando gli utenti dalla struttura. Quindi, abbiamo concordato di affidarci ad un istituto di sicurezza privato che da giugno quotidianamente presidia la piscina per la tranquillità degli utenti», spiega il presidente Bordato. Un’operazione che per le casse di Meranarena, quindi per tutta la collettività, ha significato un esborso di 10.000 euro per il solo mese di giugno. Due i vigilantes contemporaneamente presenti al Lido, tre nei weekend, anche se ora la situazione si è normalizzata, spiegano i responsabili della struttura.

«Oggi abbiamo un vigilantes che gira per il Lido, lasciando ai bagnini al loro incarico. Ricordo che per legge devono essere cinque i bagnini in servizio che diventano sei con l'apertura degli scivoli. Personale che deve mantenere gli occhi sulle piscine e che per via di quella situazione iniziale veniva distolta dal loro lavoro», precisa la direttrice. Un problema, quello della micro delinquenza, risolto anche grazie a una modifica al regolamento del Lido.

«Confrontandoci con la security abbiamo individuato una serie di punti del regolamento che necessitavano di essere modificati. In sostanza, ora sono chiari i motivi per i quali un utente può essere allontanato dal Lido, come ad esempio atti di violenza privata. Con il nuovo regolamento, solo dai 12 e non più dai 9 anni è possibile accedere al Lido senza essere accompagnati da un adulto. Infine, è previsto l'allontanamento per tutta la stagione verso chi commette atti di una certa gravità», spiega Giongo.

Da inizio giugno sono una decina i giovani che, dopo avere commesso atti contrari al regolamento ed essere stati segnalati all'autorità, per questa stagione non potranno più mettere piede al Lido di Merano. Invece, chi viene allontanato per un periodo limitato, al ritorno deve presentarsi al responsabile della struttura per firmare il suo ingresso al Lido che in un certo modo rimane sotto sorveglianza. «In alcuni casi, le persone allontanate sono tornate con la famiglia che si è scusata per il comportamento dei loro figli, ma quello che è più importante oggi è che con il nuovo regolamento e con la security che gira per la struttura, il Lido è ritornato ad essere un luogo del tutto sicuro», sottolineano i vertici di Meranarena.

E i risultati di queste misure si sono visti immediatamente. Picchi di 1500 ingressi giornalieri nelle giornate più calde e 500/600 nel corso della settimana segnano il ritorno a pieno regime della struttura, ovvero ai livelli del 2019 in era pre Covid. Questo, in attesa dell'ampliamento del Lido che verosimilmente avverrà nella prossima stagione. «Abbiamo bisogno di ampliare la zona del parco dedicata alle famiglie e ai più piccoli, quindi, siamo in attesa del completamento dell'allargamento della struttura», commenta Giongo.

Lo spazio per il coworking.

In attesa di capire come andranno le cose su questo versante, ecco la novità dello spazio per il coworking. «Un'aula dotata di scrivanie, prese di corrente, wifi veloce dedicato e un sistema di bookcrossing in collaborazione con la Biblioteca civica di Merano.

L'idea è pensata ad esempio per la pausa pranzo, quando magari è possibile fare un salto in piscina ma portandosi dietro il lavoro, oppure per gli studenti che stanno preparando esami o vogliono semplicemente studiare. Inoltre, abbiamo messo a disposizione una vasta scelta di quotidiani e riviste, insomma, un servizio aggiuntivo per rendere il Lido un luogo sempre più accogliente e sicuro per i meranesi, ma a prezzi accessibili a tutti», conclude Bordato. E in caso un utente volesse portare con sé al Lido il suo computer, può contare su armadietti sicuri nei quali riporlo quando decidesse di farsi un tuffo. «Gli armadietti del Lido sono luoghi sicuri», conclude Giongo.













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