Sinigo, paura per gli effetti della scuola sulla falda 

«Il Piano delle zone di pericolo non tiene conto dell’innalzamento dell’acqua»  I residenti di Borgo Vittoria sono sempre più preoccupati per le loro case


di Simone Facchini


MERANO. Le paure dei residenti di Borgo Vittoria per la sicurezza delle proprie case a causa dell’innalzamento della falda freatica non si limitano a generiche apprensioni. A maggior ragione dopo che, malgrado le preoccupazioni espresse dagli inquilini all’amministrazione, sono partiti i lavori per la nuova scuola in via Piedimonte, dunque proprio a ridosso di piazza Vittorio Veneto. Pochi giorni fa sulla scrivania del sindaco e di quelle degli assessori, del segretario comunale, della responsabile dell’urbanistica e dell’edilizia privata e ancora su quella del presidente del consorzio di bonifica è finita una lettera - firmata sostanzialmente da tutti i residenti in piazza - molto circostanziata che contesta la mancata osservanza di un articolo della legge provinciale nr.13 del 1997 sui “Piani delle zone di pericolo”. Viene imputata, in sostanza, la mancata attivazione da parte dei preposti delle procedure per la modifica del piano, in conseguenza alle “nuove conoscenze” e alla “realizzazione di nuove opere di protezione”. Le “nuove conoscenze”, spiegano i residenti, riguardano appunto l’innalzamento della falda che già dal 2013 era stata denunciato con segnalazioni all’amministrazione da parte dei singoli cittadini e del comitato di quartiere, ma anche attraverso il tam tam mediatico e con interrogazioni in consiglio comunale e provinciale. Di quanto stava accadendo, insomma, era stata ampiamente data notizia. Sempre secondo i firmatari, l’implementazione di un Piano di zona di pericolo per l’area di Sinigo nell’estate 2015 avrebbe snobbato le informazioni sull’innalzamento dell’acqua sotto la superficie. Da una parte, dunque, un Piano di pericolo che non terrebbe conto dell’evoluzione della falda; dall’altro un nuovo polo scolastico che sta per sorgere proprio in quella zona e che potrebbe aggravare la situazione. Di mezzo, i timori di chi vive a Borgo Vittoria.

Monitoraggio in ritardo. Dopo le insistenze dei residenti, a metà febbraio l’amministrazione, istituito un tavolo tecnico, ha deciso di assegnare a un professionista uno studio idrogeologico per chiarire la situazione e per verificare lo stato di smaltimento delle acque di bonifica. Ma l’indagine richiede specifiche misurazioni e il monitoraggio prolungato della consistenza e dei movimenti della falda più superficiale. Parecchio tempo per avere in mano i risultati, dunque.

Nel frattempo però si è dato il via libera all’apertura del cantiere per la nuova scuola. Una necessità che mette d’accordo tutti a Sinigo, un progetto a lungo atteso dalla frazione che finalmente vedrà la luce. Ma la posizione è quella più idonea? C’era tutto il tempo, criticano i firmatari della missiva, per verificarlo. Il monitoraggio della falda, anzi delle falde perché ve ne sono una più profonda e una più superficiale, arriva in ritardo.

Le case. La falda superficiale, sostengono ancora i residenti, è diretta conseguenza dello smantellamento progressivo del sistema originario di bonifica (dovuto anche alle nuove costruzioni) e potrebbe rivelarsi di gran lunga più pericolosa di quella sotterranea, in quanto, dicono, essendo priva di adeguato drenaggio, può solamente risalire verso la superficie a causa dello strato impermeabile di argilla che la separa dalla falda più profonda. Al di là degli effetti di “bombe d’acqua” o piogge insistenti, la maggiore preoccupazione riguarda l’impatto che una nuova costruzione delle dimensioni del nuovo polo scolastico può avere sul livello di una falda di cui attualmente non si conoscono entità, estensione e dinamiche di movimento. Tra l’altro in una zona a elevato rischio idraulico e sotto tutela delle acque potabili, in cui le fondamenta dei palazzi storici sono probabilmente già messe a dura prova dalla prolungata immersione in acqua e quindi in balia di fenomeni degenerativi come quello dell’umidità di risalita prodotto dal contatto del calcestruzzo con la frangia capillare della falda.

E tutto ciò, tornano a chiedersi i proprietari delle case, quali incidenze potrà avere sul valore dei loro immobili?













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