Il caso

Sparisce la fermata del bus: a Merano monta la protesta dei residenti 

A chiederne il ripristino in via Parrocchia è anche chi, come Guerrino Satto, ha delle disabilità. L’Ufficio mobilità della Provincia incolpa la parrocchia di Maia Bassa: «L’area è di sua proprietà»



MERANO. Un cittadino parzialmente invalido e residente a Maia Bassa chiede l’istituzione di un servizio di autobus in via Parrocchia con annessa fermata nei pressi della chiesa. Questo, dopo che per diverse settimane e ripetute volte nel corso degli ultimi anni, il tragitto della linea numero 210, transitante normalmente attraverso via Roma, era stato deviato proprio su via Parrocchia, dove all’altezza della chiesa di Maia Bassa era anche stata istituita una fermata, successivamente soppressa.

Una via, quella che lambisce la chiesa che, tranne situazioni eccezionali, è scoperta dal servizio pubblico, ma in una zona dove sono molti i cittadini ad averlo richiesto. Cittadini oggi costretti a camminare fino a via Roma per prendere l’autobus 210 che congiunge Maia Bassa con il centro città. Tra questi, c’è anche Guerrino Satto. Residente in via Trogmann, Satto è parzialmente invalido e per spostarsi da e per il centro cittadino, così come per Sinigo, deve per forza prendere l'autobus 210 il quale però transita e dunque ferma solo in via Roma.

Non è però sempre stato così, proprio perché negli ultimi mesi, come detto, più di una volta in seguito alla chiusura di via Roma per lavori, la linea in questione era stata deviata su via Parrocchia/via Trogmann. In quelle occasioni, per il tragitto da Merano direzione Sinigo, era anche stata istituita una fermata in via Parrocchia nei pressi della chiesa che per Satto e molti altri cittadini risultava particolarmente comoda proprio per il ritorno dalla città.

Fermata del 210 in via Parrocchia che però non è stata istituita in occasione dell’ultima recente chiusura di via Roma al traffico, quando la linea è tornata a passare accanto alla chiesa. A quel punto, Satto ha preso carta e penna e in una lettera all’Ufficio mobilità della Provincia di Bolzano ha chiesto i motivi per i quali non sia stato possibile - come nel passato - mantenere per tutto il periodo di deviazione della linea numero 21 la tanto comoda fermata di via Parrocchia, davanti alla chiesa.

Nella sua risposta, l’Ufficio mobilità della Provincia ha spiegato che questo non sarebbe stato possibile, perché quella fermata comoda per molti abitanti della zona sorgerebbe sul terreno della Parrocchia, contraria alla sua istituzione. «Già con l’ultima deviazione temporanea della linea a febbraio/marzo - quando per via Roma non hanno circolato mezzi per via di una serie di lavori - era stata valutata l’istituzione di una fermata temporanea in via Parrocchia, dato che in queste occasioni c’era sempre stata negli ultimi anni.

Secondo le nostre informazioni, però, la parrocchia di Maia Bassa era contraria, perché a quanto pare ci sono delle controversie tra il Comune di Merano e la parrocchia stessa. Pertanto, la parrocchia aveva chiesto al gestore Sasa la rimozione della fermata temporanea dell’autobus, in quanto si trovata su un terreno privato», si legge nella risposta dell’Ufficio provinciale inviata a Satto che ora però alza il tiro. Assieme ad altri cittadini, Satto chiede i motivi per i quali, a questo punto, via Parrocchia debba essere completamente ignorata dai mezzi pubblici, ma utilizzata come via di transito solo quando via Roma è chiusa per lavori.

Ad ogni modo, in quei casi ormai nemmeno tanto eccezionali, al ritorno da Merano verso Sinigo, la linea numero 210 effettua una fermata in via Piave di fronte alla scuola guida Ritmo, quindi attraversa tutta la via Parrocchia senza mai effettuare una ulteriore fermata fino all’altezza dell’Interspar di via Roma. J.M.













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