«Sull’ippodromo l’Svp non faccia sciacallaggio»

Merano. «La Provincia famelica non faccia lo sciacallo sull’Ippodromo». Ad affermarlo, in una nota, il consigliere provinciale di Fratelli d’Italia - L’Alto Adige nel cuore Alessandro Urzì. Duro l’att...



Merano. «La Provincia famelica non faccia lo sciacallo sull’Ippodromo». Ad affermarlo, in una nota, il consigliere provinciale di Fratelli d’Italia - L’Alto Adige nel cuore Alessandro Urzì. Duro l’attacco contro la Svp, in particolare verso Richard Stampfl, candidato sindaco designato dalla Stella Alpina. La questione di fondo è sempre l’ingresso della Provincia nella proprietà dell’Ippodromo, ma come socia di maggioranza, quindi, di diritto, con il pieno controllo della struttura gestita dalla Merano Galoppo di Giovanni Martone. Infatti questa è la condizione posta da Kompatscher affinché la Provincia entri nella gestione dell’Ippodromo di Maia, ma, spiega Urzì, «con l’evidente intento di appropriarsi dell’ultima struttura altoatesina a gestione italiana, come dire che “siccome gli italiani non la sanno gestire, allora lo facciamo noi della Svp”».

Secondo Urzì, però, le cose non stanno come le ha semplificate Stampfl, il quale era intervenuto a mezzo stampa addossando al sindaco Paul Rösch la responsabilità dei ritardi nella definizione di un accordo con la Provincia per una gestione comune dell’impianto. Gestione che balla tutta attorno alla rappresentatività dell’amministrazione comunale nel capitale dell’Ippodromo, proprio perché più volte Rösch ha espresso la volontà della città di non perdere il controllo della struttura, una volta che la Provincia fosse entrata nel capitale sociale. Ma è qui che Urzì accusa il candidato sindaco della Svp di speculazione politica, cioè di aver manipolato il grido d’allarme della Merano Galoppo, lanciato proprio negli scorsi giorni con la lettera di Giovanni Martone alla ministra Teresa Bellanova, nella quale si chiedevano una progettualità chiara e più fondi per Maia.

«La Merano Galoppo, gestrice di una struttura di primo piano dell’attività ippica nazionale, ha semplicemente chiesto al Ministero in modo del tutto condivisibile che le siano riconosciute maggiori sovvenzioni di quelle previste in base ai parametri applicati gli anni scorsi, perché le corse a ostacoli costano di più di quelle al trotto o al galoppo», afferma Urzì. In poche parole, l’accusa di Urzì a Stampfl è quella di aver utilizzato il grido di allarme della Merano Galoppo ai vertici delle istituzioni nazionali per meri fini di speculazione politica locale. Proprio per questo motivo non si è fatto attendere l’attacco del consigliere provinciale al candidato sindaco dell’Svp: «Sostenere, semplificando e banalizzando, che il passaggio di proprietà dell’Ippodromo sia la soluzione a tutti i problemi come fa Stampfl è quanto di più pretestuoso si possa fare. Forse il candidato sindaco, che pure vanta una certa competenza nel settore, non è avvezzo ai tecnicismi che stanno alla base del funzionamento dell’ippica nazionale. Certo è che si è ben presto allineato a quelli della politica locale, mentre il comune di Merano finora ha arginano la famelica pretesa provinciale». J.M.













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