Terme, a causa dei lavori si ridurranno i ricavi 

Gli interventi per l’ampliamento provocheranno la chiusura di alcune zone Intanto il Cda studia biglietti d’ingresso speciali destinati ai residenti


di Giuseppe Rossi


MERANO. Il 2018 sarà un anno all'insegna della prudenza per Terme Merano spa, la società inhouse della Provincia che in riva al Passirio gestisce il centro termale e il garage interrato sotto piazza e stabilimento. Durante l'estate andranno infatti in scena i lavori di ampliamento del cubo di vetro e acciaio per realizzare la nuova zona relax e un collegamento diretto tra zona piscine, centro fitness e spa. Lavori che metteranno a dura prova la capacità ricettiva della struttura, che però continuerà a rimanere aperta senza sosta. La chiusura del cantiere è prevista entro l'autunno 2018.

Ammodernamento delle condutture da San Vigilio. Gli investimenti previsti non si limitano ai quattro milioni necessari per realizzare e allestire la nuova zona relax (due dei quali sono stati pagati dal Comune di Merano con un aumento di capitale sociale), ma riguarderanno anche l'ammordernamento delle condutture dell'acqua che arriva dalle sorgenti di San Vigilio, l'acqua che consente allo stabilimento meranese di definirsi termale e che, nonostante la trivellazione e il profondo buco a oltre duemila metri di profondità per trovare nuove acque terapeutiche, resta ancora l'unica fonte di acqua riconosciuta per i trattamenti di salute. Con quasi 100 mila euro, inoltre, sarà realizzato un nuovo padiglione a sud del parco esterno, ai confini con il camminamento pubblico che confina con via Petrarca. Altri 355 mila euro è previsto vengano spesi per rifare completamente la zona self service mentre 100 mila euro verranno impegnati per la ristrutturazione della zona reception. Per il garage sotterraneo sono previsti 130 mila euro da spendere nella sostituzione delle videocamere, nell'illuminazione del piano d e in una serie di porte antincendio.

Bilancio e ammortamenti. Il consiglio d'amministrazione di Terme Merano spa presieduto da Andreas Cappello ha presentato un Provincia un bilancio di previsione 2018 che punta al pareggio. Ma per raggiungere questo risultato sarà necessario che la Provincia versi nelle casse delle Terme almeno 2,87 milioni di euro oltre a Iva sotto forma di contratto di servizi. La Provincia nella propria delibera che autorizza l'esborso però si ferma a 3 milioni di euro e non raggiunge i tre e mezzo richiesti da Merano. Tolti i costi degli interessi sul mutuo, estinto dalla Provincia negli ultimi anni, a pesare sul risultato aziendale restano gli ammortamenti milionari che devono essere messi in conto a fronte della maxi ristrutturazione, che si concluse con costi andati ben oltre le più roseee previsioni. Nel 2018 il bilancio di previsione prevede 2,57 milioni di ammortamenti. I costi del personale messi in budget (4,53 milioni) rappresentano un terzo delle intere spese anche se crescono di appena 44 mila euro rispetto al 2017.

Altra voce importante è quella dell'energia, necessaria per il riscaldamento degli ambienti e dell'acqua (un milione di euro).

Ulteriori voci rilevanti nel bilancio termale sono le manutenzioni e riparazioni (646 mila euro) oltre alle prestazioni come bagnini, spazio bimbi, sorveglianza, biancheria e cura del parco (653 mila).

La relazione inviata in Provincia. «L'ampliamento della zona relax – si legge nella relazione accompagnatoria inviata in Provincia – non consente di prevedere aumenti delle vendite e richiede una attenta pianificazione dei costi, poiché una chiusura temporanea delle Terme, almeno in alcune zone, comporterà sicuramente perdite di fatturato».

Sconto sui prezzi per i residenti? Andando incontro alle tante richieste dei meranesi, il cda di Terme Merano sembra intenzionato di offrire speciali biglietti d'ingresso per i residenti e gli ospiti fissi. Sul fronte dei prezzi, infine, Terme Merano ha come obiettivo l’adeguamento di quelli del garage sotterraneo, lasciando invariati gli ingressi termali.













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