MERANO. Più di qualche cliente delle Terme di Merano, in questi giorni, si è meravigliato di non poter fruire del bagno turco ma anche della piscina per bambini. «Abbiamo pagato il ticket, come sempre - spiega un “fedelissimo” - e solo dopo abbiamo scoperto di dover rinunciare al bagno turco. Forse, sarebbe stato opportuno farlo sapere a tutti, in modo evidente, alla cassa».

Adelheid Stifter, direttore generale della struttura, ritiene al contrario che sia stato fatto il possibile per informare al meglio tutti. «Abbiamo affisso un cartello che dice “Stiamo costruendo per voi...”. I lavori, è vero, riguardano il bagno turco e la piscina per bambini, che dopo 12 anni non rispondono più alle esigenze attuali e saranno rinnovati in modo sostanziale. Per quanto attiene la vasca per bambini è prevista la partecipazione interattiva dei piccoli. Nel bagno turco, anche nell’area saune, sostituiremo tutto, piastrelle comprese. Si tratta di lavori per i quali, complessivamente, spenderemo 250 mila euro».

Per ultimare gli interventi sono state messe in conto almeno altre tre settimane. «La consegna - sottolinea Stifter- avverrà al più tardi entro il 15 febbraio».

Questi ultimi sono, tutto sommato, interventi marginali se paragonati al bando per l'ampliamento della sala bagnanti e alla creazione di una zona relax più ampia rispetto a quella esistente: la spesa messa in conto in questo caso è di 3,7 milioni di euro.

«Posso solo aggiungere - prosegue Stifter - che i termini per presentare le offerte sono scaduti da poco e che, a giorni, dopo le necessarie verifiche da parte della commissione, sarà reso noto il nome del vincitore». Per le Terme di Merano - che proprio di recente hanno presentato numeri più che lusinghieri per il 2017 - sarà un intervento mirato. Il progetto prevede, infatti, un ampliamento di 875 metri quadrati (3.100 metri cubi) suddiviso su due piani. Le Terme vogliono in sostanza ricavare nuovi spazi per sistemare duecento lettini aggiuntivi e creare una nuova zona relax capace di ospitare parte dei clienti che in estate trovano posto nel grande parco, ma che in inverno devono spesso rimanere fuori dall’impianto. «Siamo convinti di fare - conclude Stifter - un ulteriore salto di qualità».

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