Merano

Tunnel e garage, comitato a muso duro contro i lavori

Una quarantina fra residenti e albergatori di monte San Zeno costituisce un gruppo per rappresentare le proteste: «Mai avremmo pensato a disagi di questa portata. E l’autorimessa interrata è un progetto da ridiscutere» 



MERANO. Alzano il tiro e si costituiscono in comitato, i cittadini e gli albergatori che risiedono o gestiscono una attività su monte San Zeno sotto il quale è in fase di realizzazione il tunnel di circonvallazione che dalla stazione di Merano porterà fino alla val Passiria. “Comitato SOS Garage in caverna” il nome scelto dal gruppo formato da una quarantina di cittadini che dopo mesi di lavori rumorosi lamentano una mancanza di comunicazione con l'amministrazione comunale alla quale si spingono a chiedere di trovare un altro luogo per la costruzione del garage in caverna, il cui avvio sarebbe programmato per il 22 luglio ma potrebbe slittare.

«Nel giro degli ultimi mesi abbiamo inviato al Comune diverse mail di protesta così come ci siamo rivolti anche direttamente ai responsabili del tunnel per lamentarci dei rumori continui, per colpa dei quali non dormiamo la notte, siamo disturbati di giorno e in alcuni casi hanno causato la fuga dei clienti dalle nostre strutture ricettive», spiegano i cittadini in una nota. In particolare, sempre secondo quanto sostengono dal neocostituito comitato, alcune strutture ricettive con le fondamenta disulla roccia sarebbero quelle più disturbate dall’intervento. Una situazione di disagio che a telecamere spente non viene minimizzata dai responsabili del tunnel i quali però spiegano come per forza di cose la costruzione di un'opera mastodontica come questa non possa causare qualche disagio alla popolazione.

Una situazione, quella dei lavori che causano rumore, attenuatasi con la fine delle esplosioni di avanzamento ma che il Comitato pensa si possa ripresentare in coincidenza con gli imminenti lavori per la realizzazione del garage in caverna: un “buco” nella montagna delle dimensioni di una cattedrale dove verranno ospitati quasi 600 posti auto.

«Come già richiesto più volte alla giunta comunale anche dai Verdi di Merano, chiediamo che sul parcheggio in caverna nel centro cittadino venga aperto un tavolo di discussione pubblico in tempi rapidi, prima che si aprano le trattative con i singoli operatori coinvolti in questo progetto a nostro giudizio alquanto discutibile», si legge ancora nella nota che continua: «Riteniamo che, oltre ai residenti e alle attività commerciali di monte San Zeno già duramente colpite dai lavori del tunnel, debbano essere informati in modo esaustivo e preciso sul loro destino anche tutti i residenti dei Portici e del centro storico di Merano, nel caso dovesse avviarsi questo folle progetto. Purtroppo, questa fetta della popolazione è ancora ignara del proprio destino e dei gravi disagi a cui andranno incontro. I residenti di monte San Zeno non avrebbero mai immaginato di dover convivere 24 ore su 24 con un rumore costante interrotto solo da brevi pause di qualche ora. I lavori del tunnel ci hanno preso alla sprovvista, scatenandosi come uno tsunami e trasformandosi in un vero incubo», spiegano i cittadini, tra l'altro, rivendicando i loro obblighi nei confronti dei tanti turisti che stanno arrivando e arriveranno a Merano nei prossimi mesi.

«Quando sentiamo i responsabili del tunnel e dell'amministrazione comunale parlare di rispetto dei vincoli contrattuali, vorremmo ricordare a tutti che anche noi albergatori di monte San Zeno abbiamo un obbligo contrattuale verso i nostri clienti che ci scelgono proprio per la pace e la tranquillità delle nostre strutture».

Quindi, le richieste, che vanno dal già citato incontro con l'amministrazione comunale a una serie di ulteriori accertamenti tecnici per evitare disastri ecologici, fino al totale ripensamento sulla collocazione del garage stesso. J.M.













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