Un nuovo ricorso congela il tunnel di monte Benedetto 

Opera a rischio rinvio. La terza classificata mette in discussione la regolarità della classifica Se la sospensione sarà concessa, i lavori per la circonvallazione potrebbero essere ritardati ancora


Ezio Danieli


Merano. La storia della circonvallazione per la val Passiria si è complicata per l’ennesima volta. C’è infatti l’ennesimo ricorso che rischia di dilatare ulteriormente l’iter di realizzazione di un’opera di vitale importanza per liberare dal traffico asfissiante sia la città sia la val Passiria. Amaro il commento dell’assessore provinciale Daniel Alfreider: «Purtroppo si allungano i tempi per un’opera importante per tutto il Burgraviato».

La soddisfazione è durata molto poco, per l’amministrazione comunale meranese, che aveva già previsto di poter vedere l’inizio dei lavori per la continuazione della tangenziale nord-ovest nella primavera del 2020. Erano tutti felici, comprese le associazioni degli imprenditori. Ma all’improvviso è arrivato l’ennesimo ricorso contro l’aggiudicazione degli appalti.

Un salto all’indietro è necessario per comprendere una storia che ha dell’incredibile. Dopo due anni di interruzione per quanto riguarda la realizzazione del secondo lotto della circonvallazione – dalla zona della stazione ferroviaria alla val Passiria con il tunnel sotto monte Benedetto – l’Ingegneria civile dello Stato a metà settembre ha confermato il contratto per la costruzione del tunnel di monte Benedetto al consorzio di imprese che si era classificato al primo posto. Le controversie legali più complesse sono state precedute da ricorso e controricorso tra i secondi classificati e i vincitori della gara di appalto, con l’esclusione del consorzio di imprese che si era piazzato al secondo posto a seguito di una sentenza del Consiglio di Stato.

Ora è arrivato un altro ricorso al Tar per quello che sarebbe il cantiere stradale più grande in provincia. Il ricorso è stato presentato dall’azienda Pizzarotti, salita al terzo posto dopo l’esclusione del secondo classificato. Ha richiesto una sospensione al Tar, che il 22 ottobre dovrebbe decidere di sospendere l’aggiudicazione. Gli avvocati della Pizzarotti dubitano della legalità dello scambio nel consorzio di imprese classificatosi al primo posto: la società precedentemente leader Cmc è stata rimossa e la società Isarco Carron Bau GmbH è salita al suo posto come leader del gruppo. Se il tribunale rifiuterà la sospensione il 22 ottobre, sarà firmato il contratto con la Carron Construction e la costruzione potrà iniziare nei tempi previsti, cioè nella primavera del 2020. Se invece la sospensione sarà concessa, la continuazione della tangenziale nord-ovest potrebbe essere ritardata di due anni o più. «Un’eventualità che nessuno vuole considerare – dice l’assessore altoatesino alla mobilità Daniel Alfreider – perché la circonvallazione è importante sia per Merano sia per tutto il Burgraviato, sia soprattutto per la val Passiria. Il proseguimento della strada dalla stazione alla Passiria, con il tunnel sotto monte Benedetto, è atteso da sempre dalla comunità locale. E noi, come Provincia, abbiamo da sempre sostenuto il progetto che ora, di fronte al ricorso, rischia di subire un ulteriore pesante ritardo, senza contare i possibili riflessi economici che ne potrebbero scaturire».















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