Via Petrarca, montati i semafori con i sensori 

Viabilità. Operai in azione per montare i 7 impianti all’incrocio con via Leopardi e Monte Tessa Finisce l’era della rotatoria, il nuovo sistema analizzerà i dati comportandosi di conseguenza


Jimmy Milanese


Merano. Tornano i semafori all'incrocio tra via Petrarca, via Leopardi e via Monte Tessa, all'altezza della caserma dei Carabinieri. Dopo diverse settimane di interventi di preparazione, sono iniziati infatti ieri i lavori che nel giro di alcuni giorni trasformeranno una delle rotatorie più contestate della città.

Le stime.

Parliamo di una trasformazione voluta dall’amministrazione comunale con una marcia indietro dopo che per anni il sistema di regolazione del traffico a rotatoria aveva funzionato, non senza causare e comunque essere complice di code infinite, visto che al passaggio di ogni bicicletta o pedone il flusso del traffico su via Petrarca andava ad interrompersi.

Dalla simulazione effettuata dai tecnici incaricati, l'amministrazione comunale spera di poter ridurre le code lungo via Petrarca tra il 50 e l'80%. Una cura shock, ma anche una scommessa: per molti utenti della strada si corre il rischio di peggiorare la situazione.

Dati in tempo reale.

Saranno sette i semafori messi in funzione a partire da giovedì, collegati tra di loro fino a quello posto sul ponte Rezia, attraverso un sistema di sensori tarato per diminuire le code principalmente lungo l'arteria di via Petrarca, una delle più trafficate dell’intero tessuto urbano. Il sistema tecnologico non sarà di tipo statico, ma nel corso delle prossime settimane invierà dati ai responsabili in modo da dare loro la possibilità di ricalcolare quanto più velocemente possibile i tempi di attesa e quindi adottare le soluzioni migliori.

La cornice.

Il progetto fa parte di una più ampia riqualificazione dell'intera area che corre lungo via Leopardi e prende spunto da quanto già sperimentato a Sinigo all'incrocio fra via Nazionale e via Fermi, regolato da un semaforo dotato di sensori senza fili. Quello nella frazione è il primo impianto semaforico di questo tipo in funzione nella città del Passirio ora seguito da quello all'incrocio all'altezza della caserma dei Carabinieri. Questi provvedimenti sono contemplati dal Piano urbano del traffico - sul cui futuro pendono vari interrogativi visto l’annullamento da parte del Tar e i propositi bellicosi di varie forze politiche nel momento in cui diovessero entrare in maggioranza - e nel corso dei prossimi anni riguarderanno tutto l'impianto semaforico della città composto da una trentina di incroci, con l’obiettivo di fluidificare il traffico e ridurre le emissioni nocive.













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