MERANO. «Voglio pensare che quella scritta razzista nei confronti dei meridionali sia un fatto isolato, da ricondurre nell’alveo di una diatriba personale fra colleghi, manifestata in modo scomposto. E auspico che la direzione dell’Azienda sanitaria faccia subito chiarezza». A intervenire all’indomani della denuncia delle parole discriminatorie apparse in un ascensore della torre D all’ospedale Tappeiner (“terroni ai forni” riportato con un pennarello di fianco alla pulsantiera), che si presume essere rivolte a infermieri provenienti dal sud Italia, è Nerio Zaccaria, assessore comunale e leader di Alleanza per Merano. «Esprimo tutta la mia solidarietà nei confronti di coloro che hanno subito questo attacco inqualificabile», continua Zaccaria. «È inaccettabile che un fatto del genere possa accadere nel 2019 in una città multiculturale come la nostra. Gli infermieri provenienti dalle regioni meridionali ingaggiati dall’ospedale Tappeiner hanno alle loro spalle storie di emigrazione figlie della ricerca di un’occupazione che nelle terre d’origine non trovano. Storie che contemplano tanti sforzi per ottenere le qualifiche necessarie. Sono persone che si impegnano, anche nell’apprendimento della lingua tedesca. E che si integrano. La città non ha bisogno di queste polemiche su questioni etniche e linguistiche».

L’assessore poi si chiede: «Qualcuno ha mai contestato la presenza di personale d’Oltrebrennero nelle nostre strutture sanitarie? E invece accade nei confronti di lavoratori che giungono dal sud. Fra l’altro, coprendo una necessità. È nota la carenza di infermieri con la quale deve confrontarsi il comprensorio sanitario meranese, dovuta anche al fatto che gli altoatesini qualificati sono allettati dalle migliori condizioni economiche proposte oltre confine. Cosa bisognerebbe fare? Tagliare posti letto o servizi al Tappeiner? Sono felice che i meranesi possano contare su persone capaci di esercitare con competenza la loro professione».