Ztl, nel 2019 sanzioni per un milione di euro 

Polizia locale. Nel rendiconto di gestione entrate elevatissime per via degli “sbadati” Impennata anche per le multe per abbandono illecito dei rifiuti, otto volte di più rispetto al 2018



Merano. Un milione di euro solo per le sanzioni a chi più o meno inavvertitamente ha violato le norme d’accesso alla zona a traffico limitato. Dal rendiconto di gestione 2019 del Comune esaminato dal consiglio durante la sua ultima seduta, mercoledì e ieri, emerge un dato che lo stesso assessore al bilancio Nerio Zaccaria definisce “curioso”. Se il lockdown non ha certo contribuito a riempire le casse della polizia locale, l’anno passato si è rivelato particolarmente fruttuoso proprio per via dell’introduzione di varchi a chiudere al traffico l’area ciclopedonale del centro.

Introdotta verso la metà del 2018, la zona a traffico limitato ha sollevato da una parte i malumori di alcuni esercenti, dall’altra il plauso di chi il centro storico lo attraversa a piedi o in bici. Certo non è piaciuto che la parte superiore di corso Libertà sia stata espunta dalla mappa dei percorsi degli autobus: come ha fatto presente la consigliera Josefa Brugger durante la seduta di mercoledì, l’attesa della linea ecologica da tempo prospettata dall’assessora Madeleine Rohrer (e inserita come proposta dall’ingegner Stefano Ciurnelli nel Put 2020) si sta facendo piuttosto lunga, soprattutto per gli anziani abitanti del rione Steinach.

Durante il primo anno dalla sua introduzione, la zona a traffico limitato è stata teatro di tanti verbali. Nonostante la segnaletica, i controlli a campione e una serrata campagna informativa, ancora molti meranesi hanno continuato a percorrere l’area del centro storico passando dalla città vecchia, da Steinach, da via Galilei e da corso Libertà. E le multe si sono accumulate. Ottanta euro a passaggio, ridotti del 30 per cento in caso di pronto pagamento. E se gli abitanti della città sul Passirio a mano a mano hanno fatto l’abitudine all’obbligo di aggirare il centro storico, parecchi turisti – dal resto d’Italia e dall’area germanica – hanno continuato a ignorare il divieto di transito. «C’era una sorta di abitudine a trasgredire – conferma il comandante Fabrizio Piras – ma già verso fine anno si è visto calare il trend delle sanzioni». Ma vengono davvero saldate, o qualche smemorato una volta tornato a casa se ne dimentica? «Chiaramente noi notifichiamo l’infrazione a chiunque la compia. E la maggior parte paga, anche tra i turisti: riusciamo a incassare oltre l’80 per cento delle sanzioni».

Tra i dati snocciolati da Zaccaria durante la presentazione del rendiconto di gestione 2019 spiccano pure le sanzioni per abbandono illecito di rifiuti, passate dalle 61 del 2018 alle 490 dell’anno successivo. Sono raddoppiate le multe per schiamazzi, mentre il canone per l’occupazione del suolo pubblico è calato. In linea con gli anni precedenti, invece, le entrate dei parcheggi a pagamento. S.M.

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