montagna

Nei parchi naturali dell’Alto Adige arriva il portacenere (gratis) da zaino

Un mozzicone di sigaretta impiega fino a 7 anni per decomporsi e può avvelenare fino a 60 litri d’acqua



BOLZANO. Un portacenere da zaino, in gran parte realizzato con plastica riciclata: i visitatori potranno ritirarlo gratis nei Centri visite dei sette Parchi naturali dell'Alto Adige (Sciliar-Catinaccio a Siusi, Gruppo di Tessa a Naturno, Tre Cime a Dobbiaco, Dobbiaco, Monte Corno a Trodena, Puez-Odle a S. Maddalena di Funes, Fanes-Senes-Braies a San Vigilio di Marebbe e a Parco naturale Vedrette di Ries-Aurina a Campo Tures).

E’ una delle novità per incentivare i frequentatori della montagna a non abbandonare la spazzatura nell’ambiente, resti di sigaretta compresi.

"Speriamo che con questa iniziativa sempre meno fumatori e fumatrici gettino il loro mozzicone di sigaretta nell'ambiente naturale e che il Mozzichino sia sempre a portata di mano", spiega Margareth Pallhuber, coordinatrice provinciale del settore educazione alla natura e all’ambiente, gestione aree protette.

Lasciare la spazzatura in montagna non è permesso, poiché ne danneggia l'habitat e gli animali e insetti che vi vivono. I rifiuti non possono essere dispersi nell'ambiente. Ciò nonostante sembra che il fenomeno littering stia aumentando, anche in Alto Adige: gli oggetti che vengono maggiormente dispersi nell'ambiente montano sono i mozziconi di sigaretta, i fazzoletti, le mascherine chirurgiche e i sacchetti per i rifiuti dei cani. 

"Si tratta di una iniziativa che, nel corso degli anni, è stata implementata e che ora può vivere una nuova edizione", commenta l'assessora provinciale allo Sviluppo del territorio, al Paesaggio e ai Beni culturali Maria Magdalena Hochgruber Kuenzer

I rifiuti scaricati nell’arco alpino richiedono molto tempo prima che la natura e il tempo riescano a degradarli. "A causa delle condizioni meteorologiche avverse, i tempi di degradazione in montagna sono largamente più lunghi di quelli nella valle. Un mozzicone di sigaretta, che è normalmente costituito da cellulosa acetata - un materiale sintetico non biodegradabile – impiega solitamente fino a sette anni per decomporsi", spiega Leo Hilpold, direttore dell’Ufficio Natura della Provincia Autonoma di Bolzano.
Inoltre, nei residui di sigarette si trovano fino a 4000 elementi inquinanti, come arsenico, piombo, cromo, formaldeide e soprattutto nicotina. Più di 50 di questi inquinanti sono cancerogeni.

Quando i mozziconi di sigaretta vengono dispersi in natura rilasciano delle sostanze inquinanti che, in determinate, condizioni atmosferiche vengono filtrate nel suolo e finiscono nelle falde acquifere e nei corsi d'acqua. "Un mozzicone di sigaretta può avvelenare dai 40 ai 60 litri d'acqua", afferma Hilpold.













Altre notizie

Attualità