grandi predatori

Orsi avvistati in Alto Adige, Schuler: «Da noi non sono stanziali, sconfinano dal Trentino»

L’assessore: «Tutti rimasti nel Brenta, ecco perché il progetto non ha funzionato. Bisogna abbattere gli esemplari problematici»

LO SCONTRO. Orsa JJ4, Fugatti al Tar: "E' pericolosa, va eliminata"



BOLZANO. La popolazione di orsi del Trentino inizia a preoccupare anche il vicino Alto Adige. Dopo l'uccisione di Andrea Papi, il runner di 26 anni aggredito dall’orsa JJ4 nei boschi del monte Peller lo scorso 5 aprile, si registrano diversi avvistamenti anche nei boschi della provincia di Bolzano, dove la presenza dei grandi carnivori è sempre stata sporadica. Ad Appiano, nei pressi di Castel San Valentino, un orso ha predato alcune arnie nella notte di ieri, mentre un altro esemplare è stato avvistato al Passo della Mendola. Si tratta di casi isolati, dato che gli orsi rimangono perlopiù localizzati in Trentino.

Dal 2000 ad oggi sono stati avvistati 35 orsi diversi in Alto Adige, di cui una sola femmina circa vent’anni fa. Un numero in calo negli ultimi anni. "Non ci sono orsi stanziali - ha chiarito l'assessore all'agricoltura e foreste  Arnold Schuler - ma orsi maschi che vengono dal Trentino, si soffermano per periodi più o meno lunghi in Alto Adige e tornano nelle Dolomiti del Brenta, dove ci sono le femmine, più stanziali per via dei cuccioli".

“Nel 2011 e nel 2013 ne erano stati avvistati sette diversi, ma nell'ultimo periodo il numero è calato, tant'è che l'anno scorso sono stati solo due gli orsi avvistati o di cui si erano riscontrate delle orme", spiega Schuler. "Il progetto di ripopolamento "Life Ursus" in Trentino non è andato come si pensava perché gli orsi sono rimasti tutti nella zona del Brenta, senza distribuirsi su tutto l'arco alpino come si pensava, inoltre, sono aumentati di numero a dismisura rispetto alle previsioni".

Secondo Schuler sarebbe importante abbattere gli orsi 'problematici' che si avvicinano all'uomo e sono aggressivi, "perché insegnano il loro comportamento ai piccoli e pertanto si moltiplicherebbe il problema”.













Altre notizie

Attualità