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Patrimonio degli anziani da gestire, l’Associazione Alzheimer Alto Adige corre in aiuto dei familiari

Si tratta di una delle fonti di preoccupazione più intense per parenti e “caregivers”: al via una serie di incontri con gli esperti per fornire tutto il supporto necessario



BOLZANO. Quando il proprio caro anziano perde progressivamente autonomia, la gestione del suo patrimonio è una delle fonti di preoccupazione più intense per la famiglia: come affrontare questa delicata questione, a chi chiedere prime informazioni e orientamenti, quali strumenti ci sono.

Per aiutare i figli e partners “caregivers” (coloro che si prendono cura) a trovare le risposte a queste domande e sostenerli nel difficile compito di farsi carico di tutte le necessità del proprio genitore, l’Associazione Alzheimer Alto Adige programma una serie di incontri mirati e conferenze specifiche a riguardo per informare e sensibilizzare la società.

Il Presidente ASAA, Ulrich Seitz, ricorda che «in Alto Adige ci sono oltre 20.000 di figli e parenti che assistono familiari non autosufficienti, impossibilitati ad occuparsi di se stessi e, di conseguenza, anche del proprio patrimonio. Partiamo dai casi più gravi: il genitore invalido, che soffre di Alzheimer, demenza o allettato. Cosa si può fare se non può firmare atti e documenti? Michele Piccolin e Alice Panicciari, gli esperti dell’Associazione Alzheimer Alto Adige seguono da parecchio tempo tematiche come screening e supporto psicologico. Michele Piccolin lavora come psicologo, perfezionato in psicologia e neuropsicologia forense, mentre Alice Panicciari, si occupa come psicologa di valutazione, consulenza e sostegno psicologico a famiglie con difficoltà emotive e di comportamento.

Il 19 aprile si terrà un incontro, dalle 15 alle 16.30, in videoconferenza Zoom per trattare questi temi: la capacità di disporre dei propri beni in età avanzata: riconoscere possibili minacce e proteggersi mantenendo una mente attiva; intervento su stimolazione cognitiva e supporto emotivo. Occorre prenotarsi scrivendo a info@asaa.it













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