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Paura a Trento, crolla un pezzo del fossato di Palazzo delle Albere

All’origine l’erosione causata da accumuli di acqua. Sopralluogo dei tecnici: saranno posizionati teli a protezione



TRENTO. Paura questa mattina (8 maggio) a Trento dove si è verificato il crollo di una parte del muro del perimetro sud del fossato di Palazzo delle Albere, il palazzo cinquecentesco che guarda il Muse di Renzo Piano.

La causa del crollo che si ritiene più probabile è l’azione di erosione svolta da accumuli di acqua. La situazione è monitorata e come primo intervento saranno posizionati dei teli a protezione della parte di muro crollata e di quella non interessata dal crollo, per evitare ulteriori fenomeni di erosione e smottamento.

“Gli uffici provinciali – sottolinea l’assessore provinciale alla cultura Mirko Bisesti che ha svolto con i tecnici un primo sopralluogo – sono già al lavoro, assieme a quelli del Muse, per la messa in sicurezza dell’area e per iniziare il prima possibile l’intervento di sistemazione e consolidamento del muro che vogliamo sia restituito quanto prima ad un luogo che è tra i più significativi del Trentino sotto il profilo culturale”.

Questa mattina si è presa visione del crollo che ha interessato circa venti metri di muro. Dopo la sistemazione dei teli si interverrà con il lavaggio delle pietre e il recupero e consolidamento del muro. L’intervento dovrebbe interessare tutta la parte sud del perimetro del fossato anche con opere di drenaggio, per dare ulteriore stabilità.

Al sopralluogo hanno partecipato Franco Marzatico, dirigente generale dell’Unità di missione strategica per la tutela e la promozione dei beni e delle attività culturali della Provincia, Lavinia Del Longo e Gianluca Valle del Muse, Matteo d’Ignazio, Alessandro Gius e Andrea Valentini del Servizio opere civili di Apop, oltre a personale dei Vigili del Fuoco.

Col sopralluogo si è presa visione delle condizioni del muro, del crollo e delle parti restanti e si è iniziato a individuare interventi di limitazione del rischio di ulteriori cedimenti e di recupero che si realizzerà evitando il più possibile di interferire con l’area del parco.

 

 













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