lo studio

Più uova e legumi, meno carne e pesce: ecco come cambiano le abitudini alimentari degli altoatesini

L’Astat presenta i dati sugli stili alimentari di chi vive in Alto Adige. Cibo e bevande: la quota di chi beve acqua minerale è inferiore alla media italiana, quella di chi beve alcolici fuori pasto è superiore



BOLZANO. In occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione, l’Astat presenta i dati sugli stili alimentari degli altoatesini. Aumentano le percentuali di persone che mangiano uova, legumi e snack, mentre diminuiscono le percentuali di persone che consumano latte, formaggi o latticini e pane, pasta o riso. Non si rilevano variazioni significative per gli altri gruppi di alimenti.

Cosa mangiamo

Il 63% della popolazione altoatesina consuma tutti i giorni pane, pasta o riso. Il 49% beve latte almeno una volta al giorno e il 33% mangia formaggi o latticini quotidianamente. I salumi rientrano nell’alimentazione settimanale del 53% della popolazione. Tra i tipi di carne, quelle bianche sono le più diffuse: il 52% le mangia almeno una volta alla settimana. La carne di manzo viene mangiata tutte le settimane dal 37% delle persone e quella di maiale dal 25%. Il 39% mangia pesce almeno una volta alla settimana. Uova e legumi fanno parte del menu settimanale rispettivamente del 66% e del 33% della popolazione.

Frutta e verdura

Il 53% consuma almeno una volta al giorno verdure in foglia (cotte o crude) e il 46% mangia quotidianamente altri tipi di ortaggi (pomodori, melanzane, peperoni, finocchi, zucchine, carciofi, carote, zucche, cavolfiore, piselli e altri legumi freschi). La frutta viene consumata tutti i giorni dal 65%. Pochi (5%) si attengono alla raccomandazione dell’Oms di consumare almeno cinque porzioni di frutta o verdura ogni giorno.

Noi e gli altri

Snack salati, come patatine, popcorn, salatini e olive, vengono consumati almeno una volta alla settimana dal 22% della popolazione. Il 49% si concede una o più volte alla settimana il dolce (fetta di torta, brioche, gelato, ecc.). Dalla comparazione tra i dati altoatesini e quelli nazionali emergono percentuali più alte a livello nazionale di persone che consumano almeno qualche volta alla settimana carne, pesce, legumi e snack salati e di persone che consumano almeno una volta al giorno pane, pasta o riso e frutta. Localmente è invece più alta la percentuale relativa al consumo di latticini e formaggi. Il 65% degli altoatesini è orientato verso un’alimentazione a basso contenuto di sale e il 69% utilizza sale iodato. I grassi vegetali sono quelli più diffusi sia per la cottura dei cibi (li preferisce l’89% della popolazione) sia per il condimento a crudo (91%). Il confronto con i dati nazionali evidenzia a livello locale un utilizzo più elevato del sale iodato, ma percentuali leggermente più basse di persone che limitano il consumo di sale e usano grassi vegetali.

Cosa beviamo

Il 75% della popolazione altoatesina di 11 anni e oltre beve acqua minerale. A livello nazionale la quota sale al 91%. La maggior parte delle persone che consumano acqua minerale ne beve più di mezzo litro al giorno. Il 50% (57% in Italia) consuma bevande gassate. Solo una minoranza dei consumatori le beve quotidianamente. Anche la birra, consumata dal 51% delle persone di 11 anni e oltre, viene bevuta per lo più saltuariamente. Il 56% beve vino e, di questi, circa un quinto lo consuma tutti i giorni. La quota locale di chi consuma di birra e quella di chi consuma vino non si discostano in modo significativo dalla media nazionale. Il 47% della popolazione altoatesina di 11 anni e oltre consuma alcolici fuori dai pasti, il 10% una o più volte alla settimana e il 37% meno di una volta alla settimana. La quota locale di chi consuma alcolici fuori pasto è più alta di quella nazionale (31%).

I pasti

Il pranzo rappresenta il pasto principale della giornata per il 74% della popolazione altoatesina, la cena per il 17% e la colazione per il 10%. A livello nazionale si osservano valori leggermente diversi, rispettivamente pari al 65% (pranzo), 22% (cena) e 13% (colazione). Nei giorni non festivi il 70% delle persone pranza abitualmente a casa, valore inferiore a quello medio italiano (76%). Il 9% consuma il pranzo in mensa, il 7% al ristorante o al bar, il 6% sul posto di lavoro e l’8% altrove o non pranza. L’81% inizia la giornata con una colazione adeguata, non solo limitata a caffè o tè, ma nella quale vengono assunti alimenti nutrienti come latte, pane, biscotti. Le abitudini riguardanti la prima colazione sono molto simili a quelle del resto d’Italia.













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