«Auto sui valichi: ok al blocco settimanale» 

Demetz, sindaco di Selva, promuove l’esperienza estiva 2017: «Si può fare di più, ma ripartiamo da lì»



DOLOMITI. Roland Demetz, sindaco di Selva Gardena, sentito il gruppo di lavoro che segue le misure di limitazione del traffico sui passi dolomitici, ritiene che l’esperimento dello scorso anno vada ripetuto. Per diventare un altro piccolo “passo” verso una riduzione, progressiva, di auto e altri mezzi a motore. "La soluzione di vietare il mercoledì la circolazione dei mezzi sul passo Sella l’anno scorso è stata positiva - dice Demetz - La scelta di puntare su un giorno fisso alla settimana è stata la migliore. Chi organizzava i bus turistici lo aveva saputo per tempo e non ha dovuto confrontarsi con gli orari. Da parte nostra abbiamo cercato di rendere le giornate uniche, con delle vere attrazioni, e questo ha consentito anche agli esercenti di guadagnarci. Dietro ai Green days, c’è stato il lavoro di centinaia di persone. Certo, si può e si dovrà fare di più, con una maggiore informazione per tutti. Vorrei ricordare che quando abbiamo introdotto il Bike day avevamo tutti contro, oggi nessuno si sognerebbe di eliminare un evento diventato un motivo di richiamo per tutti. Non solo per i ciclisti appunto”.

Il rischio, con la chiusura del solo passo Sella i mercoledì di luglio e agosto come lo scorso anno, è che tutti gli automobilisti si riversino sul Gardena. “Oggettivamente - dice ancora Demetz - questo è un grosso pericolo”. E il Comune di Corvara ha avuto modo di ribadire, tramite il sindaco Robert Rottonara, il proprio parere contrario. "In realtà - prosegue Demetz - la valutazione relativa ai passi è diversa fra noi gardenesi e i badioti. Noi li vediamo come punti di attrazione turistica, per la Badia invece rappresentano soprattutto il passaggio obbligato del traffico di transito. Ma facendo un passo alla volta si potrà raggiungere l’obiettivo di ridurre, progressivamente, il numero dei mezzi in circolazione che è obiettivamente molto alto nei mesi estivi”.

Restano scettici gli ambientalisti, che ritengono quella di impedire il transito in una sola giornata una soluzione al ribasso, una sorta di goccia nel mare. "Se la Provincia - ribadiscono - decidesse di chiudere tutti i giorni dalle 11 alle 15 consentirebbe a chiunque di arrivare comodamente in montagna e tornare. E i benefici per l’ambiente sarebbero più concreti”.(e.d.)













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