Dolomiti Superski: investiti 90 milioni, 25 solo per la neve 

Lazzari: «I danni del maltempo? Non causeranno ritardi» Prime sciate il 30 novembre, sul Sella Ronda dal 5 dicembre 


di Massimiliano Bona


GARDENA/BADIA. «I danni del maltempo? Non intralceranno il regolare inizio della stagione sciistica, previsto per il 5 dicembre per il carosello del Sella Ronda e a fine novembre, neve permettendo, in alcuni comprensori»: a parlare è Sandro Lazzari, presidente di Dolomiti Superski.

Certo, non manca il lavoro in questi giorni. «Mi sono sentito con i responsabili di tutti i Comprensori: ci sono alberi caduti in pista e sugli impianti ma ce la caveremo, complessivamente, con lavori per alcune centinaia di migliaia di euro. Ci faremo trovare pronti».

Anche in Badia e nell’Agordino, tra le zone più colpite nei giorni scorsi? «Sicuramente sì. Nell’Agordino i problemi non sono costituiti dagli impianti ma dai collegamenti stradali e dall’energia elettrica ma confido che nel giro di qualche settimana sia tutto a posto. In Badia la situazione è decisamente più rosea». Per questa stagione invernale Dolomiti Superski ha investito complessivamente 90 milioni di euro, di cui 25 per l’innevamento programmato. Le società consorziate sono 130 per un totale di 12 zone sciistiche.

Di questo denaro il 70% è stato destinato ad impianti di risalita, piste e infrastrutture varie, mentre un terzo del totale riguarda l’innevamento programmato, che è uno dei principi fondamentali della strategia aziendale di Dolomiti Superski. «Oggi il cliente sa cosa trova, quando viene da noi e se lo aspetta. Per noi è un obbligo fare di tutto per garantire la sciabilità fin dall’inizio della stagione. Nel tempo abbiamo creato questa aspettativa nella clientela e siamo anche in grado di soddisfarla», assicura Lazzari, da sempre in prima linea, visto che è uno dei fondatori della Federconsorzi.

Impianti nuovi, dalla Badia a Gitschberg. Nel campo degli impianti di risalita, negli ultimi anni nell’area, vastissima, coperta da Dolomiti Superski si è consolidato il trend della sostituzione di quelli vecchi e obsoleti, «con impianti nuovi, senza tendenze espansive, per ottimizzare collegamenti e garantire maggior comfort e sicurezza all’utente. «In questo senso sono da interpretare anche le maggiori novità per la prossima stagione invernale». In Alta Badia la seggiovia biposto «Roby» sarà sostituita da una nuova seggiovia a 6 posti automatica, mentre sia all’Alpe di Siusi, che alle Tre Cime, le seggiovie biposto «Mezdì» e «Mittelstation» verranno rimpiazzate da due impianti nuovi esaposto automatici.

A San Martino di Castrozza una seggiovia triposto e una quadriposto lasceranno spazio alla nuova cabinovia a 10 posti «Colbricon Express». La stessa sorte tocca agli impianti Sergerwiese e Breiteben del Gitschberg, dove sorgerà la nuova cabinovia a 10 posti «Ski Express». In numerose altre zone sciistiche del Dolomiti Superski sono stati rinnovati o riqualificati impianti o sono state sostituite le cabine.

Le piste nuove. Andando anche al di là dei confini provinciali e regionali a Cortina d’Ampezzo è stata realizzata la nuova pista «Panoramica Druscié», mentre a Pozza di Fassa, la pista da gara «Aloch» è stata trasformata in una pista da gara per slalom gigante. Nella zona sciistica Tre Cime Dolomiti nasce la nuova pista «Signaue II», mentre all’Alpe Cermis in Val di Fiemme, sarà la nuova pista «Busabella» ad accogliere gli sciatori ad inizio stagione. Ed infine, nella zona sciistica di Gitschberg-Jochtal, la nuova pista «Wastl Huber» affiancherà la nuova cabinovia «Ski Express». In tutte le altre zone sciistiche di Dolomiti Superski si realizzano o completano lavori di restyling, lieve ampliamento e adattamento di numerose piste da sci già esistenti, completando il lungo elenco di progetti in vista della stagione 2018-2019.

Neve programmata fondamentale: spesi 25 milioni. Quasi un terzo degli investimenti totali effettuati dalle società consorziate di Dolomiti Superski in vista della stagione invernale 2018-19 riguarda l’innevamento programmato. Oltre 25 milioni di euro sono stati dedicati ai sistemi di innevamento: generatori di neve, reti di tubature, torri di refrigerazione, sistema di pompe e bacini di raccolta idrica.

«La tecnologia - spiega il team guidato da Lazzari - è in continuo sviluppo e contribuisce notevolmente all’impegno razionale delle risorse, che sono e rimangono solo ed esclusivamente acqua pura di fonte, aria compressa ed energia elettrica».

La garanzia di un innevamento ottimale, «oltre ad essere una delle richieste di maggior importanza da parte della clientela, è uno dei principi aziendali fondamentali nel Dolomiti Superski, dove da decenni si investe in questo senso, volendo garantire un altissimo standard di qualità del servizio e la certezza di far trovare agli ospiti le piste da sci pronte per l’inizio della stagione invernale a fine novembre».

L’apertura a fine mese. Il comprensorio sciistico Dolomiti Superski – a cavallo tra le Province di Bolzano, Trento e Belluno - si estende su 3.000 metri quadrati di territorio dolomitico ed è patrimonio mondiale Unesco dal 2009. Dal 1974 gli impianti di risalita delle 12 valli delle Dolomiti sono riuniti nel consorzio Dolomiti Superski, che da molti anni ormai è reputato il più grande comprensorio sciistico al mondo. Oggi l’offerta del comprensorio sciistico conta 450 impianti di risalita, 1200chilometri di piste da sci e un elevato numero di strutture dedicate agli amanti del fun e del freestyle in 12 zone sciistiche affiliate, dove la metà dell’offerta è «con gli sci ai piedi».

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