Il caso

Festa in Val Gardena con 200 ragazzi, 155 sanzioni e denunce

Violate le norme in vigore contro il Coronavirus. Il commissario Arcuri: “Con gli assembramenti, torneranno presto le zone rosse”

LE FOTO Il blitz dei carabinieri nel locale



SELVA DI VAL GARDENA. Sembra incredibile che, con tutto quello che sta portando nel mondo questa pandemia, ci sia qualcuno tanto sordo agli appelli delle Autorità e del buon senso, eppure lo scenario che si sono trovati davanti i militari della Compagnia Carabinieri di Ortisei durante un controllo ad un noto esercizio pubblico di Selva di Val Gardena, è stato davvero degno di altri tempi.

Circa duecento giovani accalcati in un locale che, in tempi normali, potrebbe contenerne solo 80, senza il minimo rispetto di distanze di sicurezza o norme di protezione individuale.

Festa in Val Gardena, multe e denunce

Circa duecento giovani accalcati in un locale della Val Gardena che, in tempi normali, potrebbe contenerne solo 80, senza il minimo rispetto di distanze di sicurezza o norme di protezione individuale: multe e sanzioni

Ci sono volute ore per controllare e identificare tutti gli avventori del locale, 155 dei quali saranno sanzionati per aver trasgredito le norme di contenimento del virus COVID-19, altri anche denunciati per aver rifiutato di fornire le proprie generalità (due), sanzionati per urbiachezza in pubblico (tre) e, infine, uno anche per aver opposto resistenza durante il controllo dei militari dell'Arma.

Certamente difficile la posizione del titolare del locale che ha permesso questo scempio, la cui condotta è attualmente al vaglio delle Autorità amministrative e che è già stato sanzionato per il mancato rispetto delle normative anti-covid.

I giovani, quasi tutti poco più che ventenni, si sono lasciati dietro anche una discreta quantità di sostanze stupefacenti, undici grammi di marijuana, abbandonati all'interno del locale per sfuggire al controllo dei militari dell'Arma.

Il comportamento del titolare del pub e degli avventori appare ancor più sconsiderato se posto davanti ai grandi sacrifici che tutto il territorio sta sopportando, con una stagione sciistica sempre più in bilico e con moltissimi lavoratori che vedono sempre più critica la loro prospettiva professionale ed economica.

La rabbia di Arcuri

''Le misure introdotte a Natale hanno sortito gli effetti auspicati - ha spiegato ieri Arcuri, il commissario per l'emergenza Covid  - i contagi si riducono relativamente, scende la pressione sulle terapie intensive e dei malati negli ospedali. Allo stato attuale il comportamento dell'epidemia in Italia è sostanzialmente sotto controllo.

Ma se noi dopo che ci siamo colorati di giallo ricominciamo a far finta di niente e assistiamo a scene come quelle che ho guardato in tv e sui siti con terrore perderemo di nuovo il controllo dell'epidemia perché il virus non è stato sconfitto".













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