I pass per il Sella: attese di 20 minuti ma senza musi lunghi 

I turisti restano in una stradina defilata all’ex Miramonti «Sfruttano l’attesa per fare foto e gustare il paesaggio»


di Sofia Forni


SELVA GARDENA. Le attese al bivio Miramonti sono di venti minuti, trenta al massimo. Ma non ci sono colonne. «Dolomitesvives è un progetto molto apprezzato dai turisti», commentano gli incaricati alla distribuzione dei pass al punto informativo Miramonti.

L’obiettivo è quello di ridurre il traffico del 20% e sensibilizzare i visitatori ad una mobilità sostenibile per valorizzare e tutelare il territorio delle Dolomiti. Chi lavora all’incrocio sostiene che i turisti non siano assolutamente infastiditi dal fatto di doversi fermare pochi minuti per ottenere il pass: «Ne approfittano per fare una piccola sosta e scattare qualche foto», sostiene uno dei dipendenti dell’IDM. Chi invece non vuole fermarsi al bivio può tranquillamente richiedere l’autorizzazione tramite la app Dolomitesvives o il sito web www.openmove.com.

«Sono contento della regolamentazione per l’accesso al Passo, ritengo sia utile per limitare il traffico e per dare la possibilità a tutti di godere delle bellezze paesaggistiche con molta tranquilla», sottolinea un turista tedesco che si è fermato al bivio per richiedere il pass.

L’iniziativa non vuole essere un’imposizione ma un modo per sensibilizzare le persone a scoprire il fascino delle Dolomiti in modo responsabile, ecologico e sostenibile. Non ci sono controlli severi perché l’idea è quella di fare appello al buon senso del singolo: «Sicuramente c’è ancora chi accede al passo senza badare a Dolomitesvives e a ciò che prevede, ma la maggior parte delle persone si ferma per richiedere il pass», affermano gli addetti provinciali.

L’accesso al passo verrà regolamentato fino al 31 agosto, da lunedì a venerdì dalle 9 alle 16. Diversi cartelli posizionati lungo la strada che porta al passo Sella invitano a scaricare la app oppure a fermarsi per richiedere il pass.

Sta poi alla coscienza di ciascuno decidere se attenersi all’iniziativa oppure no. «La strada è sempre più trafficata la mattina, ma anche in quella fascia oraria non succede che gli automobilisti debbano aspettare più di un quarto d’ora. Nella maggior parte dei casi si fermano giusto un paio di minuti» spiega uno degli addetti ai controlli. Ognuno è chiamato dunque a responsabilizzarsi al fine di salvaguardare l’ambiente.

Il progetto giunto alla seconda edizione, presenta ancora delle criticità e non mancano le proteste. Di sicuro nel 2019 dovrà essere rivisto e allargato almeno a Passo Gardena.













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