I turisti: «Sì ai passi chiusi ma su tutto il Sellaronda» 

Eurac Research risponde - con le cifre - a chi aveva contestato il metodo di ricerca «Fatti 218 video e distribuiti 398 questionari». Poco coinvolti gli esercenti


di Ezio Danieli


SELVA GARDENA. Eurac Research ha risposto alle critiche del sociologo Renzo Gubert che aveva contestato i metodi di ricerca scelti per arrivare alla chiusura – i mercoledì di luglio e agosto – della strada di passo Sella .

«Un gruppo di ricercatori era regolarmente presente sul passo durante le giornate di #Dolomitesvives e ha raccolto materiale scritto, audiovisivo (218 video), fotografico (1886 immagini), conducendo anche una serie di 30 video-interviste a turisti, residenti e operatori economici. Le interviste sono state condotte sul passo, ma anche nelle valli di Fassa e Gardena, così come nei punti di chiusura, da entrambi gli accessi, per cogliere le prese di posizione di diversi fruitori reali o potenziali del passo. A queste analisi è stata affiancata un’indagine a campione rivolta ai soli fruitori dell’iniziativa, che permetteva di approfondire il suo gradimento mediante un questionario (398 i questionari distribuiti)».

È la spiegazione tecnica di Eurac. Quella politica spetta alle due giunte di Bolzano e Trento .

«Obiettivo del monitoraggio commissionato ad Eurac Research dalle Province - si spiega ancora nella nota - era prima di tutto comprendere come fosse percepita l’iniziativa sul passo dai visitatori e dagli operatori economici attivi in quota, secondariamente fornire alcune considerazioni relative al punto di vista dei residenti nelle valli limitrofe. Per questa ragione la valutazione dell’insieme dei visitatori sul passo è stata preponderante e sono stati somministrati 398 questionari ai visitatori sul passo. La numerosità del campione (398 intervistati) è rappresentativa. L’iniziativa della limitazione del traffico è stata accolta dai turisti con entusiasmo. Il 97 per cento dei turisti intervistati era infatti soddisfatto o molto soddisfatto della propria esperienza sul passo e il 67 per cento valuterebbe come un’ottima idea l’estensione della limitazione a tutti i passi del Sellaronda. Anche i turisti intervistati ai punti di chiusura mediante video-interviste, hanno confermato entusiasmo e positività per l’iniziativa. I residenti intervistati hanno mostrato un atteggiamento più contrastante rispetto ai turisti. Hanno apprezzato il valore dell’iniziativa nell’ottica della sostenibilità, consapevoli dei forti impatti della congestione e del rumore sul passo. Tuttavia molti di loro hanno anche espresso la loro personale necessità di usare l’auto per trasferirsi da una valle all’altra e in quest’ottica sono stati critici. Gli operatori sul Passo si sono mostrati invece tendenzialmente contrari all’iniziativa ed hanno evidenziato le perdite economiche di mercoledì e la scarsa informazione. In alcuni casi, tuttavia, hanno riconosciuto il carattere innovativo e coraggioso dell’iniziativa».

«Per questa ragione - continua la replica di Eurac Research - è possibile affermare che, nonostante la compensazione tra giornate, ci sia stata una riduzione complessiva del traffico veicolare privato. Inoltre, l’analisi dei flussi di traffico permette di considerare come il Passo Sella rimanga un punto di attrazione particolare e ad alta attrattività, vista la bassa sostituzione della visita al Sella con una visita sui passi limitrofi del Sellaronda». A fine anno Eurac Research pubblicherà un report conclusivo dello studio che conterrà tutti i risultati delle analisi svolte.

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