In parete rispettando le aquile 

Cartelli e tabelle invitano gli alpinisti ad arrampicare stando attenti ai nidi dei grandi rapaci 


di Ezio Danieli


MAREBBE. Un’iniziativa per garantire libertà e rispetto per chi ama la montagna e la sua fauna. A San Vigilio di Marebbe, grazie alla collaborazione della Lia da Mont ladina, Alpenverein e Ufficio parchi naturali hanno affisso all’interno del territorio protetto di Fanes, Senes e Braies (che fa parte delle Dolomiti patrimonio Unesco) dei cartelloni in italiano, tedesco e inglese in cui ci si raccomanda di avere la massima attenzione nei confronti delle aquile reale che nidificano nella parte alta della falesia Ciastlins, in Val di Rudo, che accoglie una palestra di roccia fra le più frequentate della zona dolomitica.

Chi sale le vie della Ciastlins almeno talvolta non sa della presenza in zona di aquile reali e rischia con il proprio passaggio di creare dei problemi nella fase delicata della nidificazione. Da qui l’intervento dell’Ufficio parchi naturali, che onde evitare la chiusura della falesia, ha chiesto, ed ottenuto, la collaborazione della Avs e della Lia da Mont: di comune accordo è stato deciso di affiggere dei manifesti che illustrano agli scalatori (ma molti sono anche i bambini accompagnati dalle guide) come salire usando la massima attenzione nei confronti degli uccelli che fanno il loro nido sulla parete.

L’iniziativa, non nuova, è sostenuta anche dal Centro visite del parco naturale e il messaggio è stato subito accolto dagli scalatori e dalle numerose famiglie che trascorrono le vacanze nel territorio marebbano.

Matteo Rubatscher, del Centro visite del Parco di Fanes, Sennes e Braies, spiega che “la campagna di sensibilizzazione è stata promossa e attuata per salvaguardare gli habitat degli animali senza intervenire con divieti e chiusure di percorsi turistici e alpinistici. Iniziative simili si attuano anche in inverno, per tutelare ad esempio la pernice bianca. Si tratta - continua Rubatscher - di creare delle zone di tranquillità per la fauna, con buon senso e collaborazione di tutti i soggetti interessati. La Ciastlins è molto conosciuta e frequentata, propone vie di ogni grado di difficoltà, dal livello principianti ai più alti gradi alpinistici. È raggiungibile in pochi minuti dalla strada e ha scorci spettacolari grazie alla cascata”.

In particolare, le raccomandazioni ai turisti/alpinisti, dice Matteo Rubatscher, riguardano “l’uso delle vie tracciate. Qualcuno può essere tentato di proseguire oltre la tracciatura con i chiodi. È meglio non farlo, soprattutto nei periodi di nidificazione in cui le aquile assistono i piccoli nei nidi, periodi indicati nelle tabelle”. Si sta lavorando, anticipa ancora Rubatscher, “per azioni di questo genere anche in altre zone e per la tutela di altre specie. È chiaro che alcuni animali sono più esposti a rischi di disturbo da parte di frequentatori e parlo, oltre che delle aquile reali, del falco pellegrino e dei gufi”.

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