«Meglio il lockdown ora per ripartire in dicembre» 

L’emergenza Covid. Daniel Schönhuber è il nuovo assessore all’economia a Brunico: «Il numero dei contagi continua a salire: fermarsi può aiutare a ritrovare fiducia e normalità»


Ezio Danieli


Brunico. “Dipendesse da me chiuderei tutto subito. Il lockdown a novembre potrebbe consentire di superare il difficile momento attuale con l’esplosione dei contagi. Spero, in ogni caso, in un ritorno, almeno parziale, alla normalità nel mese di dicembre, salvando così il periodo di Natale”. Lo dice Daniel Schönhuber nuovo assessore all’economia di Brunico e presidente di Economia Alto Adige - Pusteria.

Schönhuber, che ha un negozio di articoli sportivi in centro a Brunico, non nasconde la preoccupazione: “La chiusura dei locali, decisa con l’ordinanza di Kompatscher, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Il provvedimento del presidente della Provincia è assolutamente necessario visto il numero dei contagi che continua a crescere. Ma senza i bar aperti chi gira per le strade di Brunico e del resto dell’Alto Adige? Nessuno o quasi. È triste vedere una situazione del genere, ma bisogna tutti fare la nostra parte. Per fortuna gli abitanti di Brunico sono attenti a rispettare le norme anti contagio. Indossano tutti la mascherina, evitano gli assembramenti. Il che è positivo in un momento critico come quello che stiamo vivendo. Bisogna continuare a comportarsi con l’attenzione che ci viene raccomandata. Se siamo riusciti a uscire dai guai la scorsa primavera, ce la faremo anche stavolta”.

Schönhuber guarda comunque avanti: “C’è bisogno di concedere la libertà ai cittadini di potersi muovere, di tornare nelle vie dove ci sono i negozi, di fare gli acquisti. Il tutto senza quel sentimento di paura che sembra aver preso tutti”.

Brunico, come gli altri centri altoatesini, dovrà rinunciare anche al Mercatino di Natale: “È stato, anche questo un duro colpo, ma le disposizioni della Provincia vanno rispettate. Peccato, perché il Mercatino portava tanta gente in città. E, quando c’è gente, aumentano gli affari e cresce di conseguenza anche l’indotto. Stavolta dovremo rinunciare e questo è un altro segnale non positivo per la città. Io penso che dicembre e il periodo di Natale in particolare potranno consentire di salvare una stagione che positiva certo non è. Per questo penso che, perdurando i dati inquietanti dei contagi, sarebbe utile la chiusura di tutto in novembre, in modo tale che il mese successivo potrebbe essere migliore e consentirci un graduale ritorno alla normalità”.

Le preoccupazioni di Schönhuber si allargano anche al turismo: “È stato in estate dopo la chiusura anticipata della stagione invernale. Ora, alla vigilia della prossima stagione, la Germania ha dichiarato l’Alto Adige zona a rischio. È un momento difficile, proprio quando gli impiantisti sono pronti a partire osservando le varie prescrizioni anti contagio” .













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