Sanzioni

Niente mascherine e niente Green Pass: multato locale della val Badia

L’esercizio segnalato da turisti inorriditi per il mancato rispetto delle regole anti Covid. E’ la prima sanzione dopo il decreto sul certificato verde

Kompatscher: «Con il green pass restiamo aperti»



BOLZANO. Prima sanzione per violazione delle norme sul Green Pass in Alto Adige. 

L’autore delle contestate violazioni è un esercente di un locale pubblico della Val Badia e i carabinieri hanno anche proposto, quale sanzione accessoria, al Presidente della Provincia la sospensione dell’attività in via precauzionale.

Su segnalazione di alcuni turisti inorriditi dal totale dispregio delle norme vigenti, i militari dell’Arma si sono recati presso l’esercizio pubblico dove hanno effettivamente riscontrato che nessuno tra titolare e dipendenti indossava dispositivi per la protezione delle vie aeree, obbligatori secondo l’ordinanza provinciale del 30 luglio. Inoltre si sono rifiutati di interloquire in merito al possesso o meno del Green pass e di indossare le mascherine. A ciò si aggiunge che all’ingresso non era presente il cartello indicante la capienza massima di clienti in base alle metrature indicate nella stessa ordinanza provinciale. Infine, nessuno portava guanti in lattice e non era presente nel locale alcun erogatore di gel disinfettante per le mani.

Ovviamente, non essendo previsto dalla norma sulle sanzioni amministrative una sanzione per ogni violazione, alla fine del verbale la somma prevista da pagare è la stessa per una o quattro violazioni contemporanee, quindi 400 euro. Ora sarà la Provincia a decidere quanti giorni di sospensione applicare.

Nel frattempo i carabinieri di Merano hanno denunciato a piede libero un trentacinquenne parrucchiere del luogo poiché nella tarda serata del 5  agosto, su attivazione dei sanitari del 118, è stato intercettato in centro a Merano da un’autopattuglia radiomobile mentre sarebbe dovuto essere chiuso in casa poiché sottoposto al regime della quarantena per positività al covid-19, fino a domani 11 agosto, dall’autorità sanitaria dell’Alto Adige. Si era arbitrariamente allontanato dalla propria abitazione per raggiungere la moglie a Bolzano. Dopo vari tentativi, si è deciso e, munito di mascherina, è stato convinto dai militari operanti a rientrare nella propria abitazione. Al termine degli accertamenti, è stato denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Bolzano per violazione dell’obbligo della quarantena imposto dall’autorità sanitaria.

E un altro singolare episodio legato al marasma che si sta creando tra chi vuole rispettare la legge e i sostenitori del “movimento” “no-green-pass” è successo alla Stazione Carabinieri di Naz-Sciaves dove si sono presentati due turisti reggiani imbufaliti poiché la mattina di ieri (9 agosto) – trovandosi in provincia per turismo – volevano partecipare a un corso di pittura organizzato in valle d’Isarco. Si sono però presentati senza “Green pass” e gli organizzatori non li hanno fatti accedere. Irritati poiché si erano iscritti al corso da parecchio tempo sono andati dai carabinieri a denunciare – contro ignoti – la violazione dell’articolo 3 della Costituzione poiché si sono sentiti discriminati. Hanno altresì consegnato ai Carabinieri e agli organizzatori del corso, un documento ove si asserisce… che il “green pass” non può esser obbligatorio, citando la Convenzione europea dei diritti dell’uomo. I carabinieri hanno messo a verbale.













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