Mobilità

Passo Gardena, sui tornanti una corsia per i ciclisti 

Sul versante badiota è in corso il ripristino della strada dopo una frana e l’assessore provinciale Daniel Alfreider sperimenta la pista per le due ruote su un tratto di 600 metri


Ezio Danieli


PASSO GARDENA. La strada di passo Gardena, sul versante badiota, avrà una pista riservata ai ciclisti che la percorrono sempre in numero elevato. L’ha confermato l’assessore provinciale Daniel Alfreider, che ha spiegato: “Il tratto sarà lungo 600 metri circa in corrispondenza dei due tornanti che stiamo sistemando dopo la frana caduta l’inverno scorso. L’intervento, compresa la pista per i ciclisti, è nell’ordine degli 800 mila euro. Stiamo poi pensando di estendere quella corsia per ciclisti a tutta l’arteria da Corvara fino al passo Gardena, come aveva annunciato il presidente Arno Kompatscher . Una volta che la statale sarà rimessa in ordine, si procederà con il tracciamento sull’asfalto dello spazio riservato alle bici”.

Lo smottamento dell’inverno scorso costringe il Servizio strade della Provincia e il Comune di Corvara a una serie di interventi a monte di Colfosco. Ci sono da sistemare due tornanti a rischio e bisogna spostare due piloni della seggiovia che da Colfosco porta nei pressi del rifugio Jimmy a passo Gardena.

Il sindaco di Corvara Robert Rottonara spiega che “è compito del Comune controllare e monitorare lo smottamento. Il movimento franoso, evidenziatosi l’inverno scorso, pare essersi fermato. I rischi che possa muoversi ancora sono legati anche agli eventi meteo”.

Alfreider ricorda a sua volta che “la statale di passo Gardena deve tornare agibile per l’inizio della stagione turistica invernale. E approfitteremo appunto dell’occasione rappresentata da questi lavori per tracciare sull’asfalto la corsia per le bici”.

Resta, a proposito di passo Gardena, il nodo sul versante gardenese del rischio frane in estate e delle valanghe in inverno. “I tecnici del mio assessorato e quelli idrogeologici hanno perfezionato di recente una serie di sopralluoghi e di rilievi - aggiunge Alfreider - Entro la fine dell’anno dovrebbero fornire l’esito del loro lavoro e formulare una proposta di intervento che possa essere realizzata in breve tempo e nel rispetto dell’ambiente”. La Provincia ha individuato da tempo una soluzione per il versante gardenese della statale prevedendo l’allargamento della carreggiata e la sistemazione dei muri, dei banchetti e del guardrail che sono in condizioni critiche. Pare tramontata l’ipotesi di spostare più a sud un tratto della strada di circa 500 metri per evitare così il tratto soggetto alla caduta di massi in estate e di valanghe nei mesi invernali.













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