Primo vagito in ambulanza per la piccola Tina 

La buona notizia. La mamma Marika è partita dalla Gardena e la piccola è nata alle 2 a Chiusa Bravi i soccorritori della Bianca Markus Perathoner e Katja Runggaldier. Papà forzatamente a casa


Daniela Mimmi


Santa cristina. Ieri mattina la val gardena si è svegliata con un sorriso. dopo tante morti, tante paure, tanti ammalati, tante restrizioni, tanti bollettini che sembrano quasi di guerra, è arrivata tina a ridare il sorriso alla vallata ladina. tina ha scelto un momento strano per nascere: strade deserte, piste deserte, boschi deserti. la val gardena, come tutte le altre, in questo periodo è una valle fantasma.

La piccola è nata alle due della notte scorsa, precisamente a chiusa sull’ambulanza della croce bianca che era andata a prendere la mamma, marika schrott, già in preda alle doglie. markus perathoner e katja runggaldier, i due volontari in servizio della croce bianca, erano andati a prelevarla nella sua abitazione di santa cristina per portarla all’ospedale di bressanone, insieme al medico giunto appositamente in val gardena. ma tina aveva evidentemente aveva voglia di nascere e a chiusa l’autoambulanza ha dovuto fermarsi.

Nonostante il travaglio On the road, è andato tutto bene. la bimba e la mamma sono state entrambe ricoverate all’ospedale di bressanone e stanno entrambe bene.

Le due mani di Tina e della mamma.

Katja ha postato subito su Facebook il ringraziamento alla Croce Bianca e ai due giovani volontari che sono accorsi, accanto alla foto della sua mano vicino a quella piccolissima di Tina. La Croce Bianca ha fornito le prime informazioni sotto a tre parole e a un cuore: la buona notizia. Quella di cui tutti abbiamo bisogno.

Dal canto suo Katja Runggaldier ringrazia i volontari e il medico che l’hanno aiutata a dare alla luce la sua bambina. Per un po’ però, sia la piccola che la madre, non potranno vedere il papà e il marito.

Il papà deve restare a casa.

Markus Perathoner, il papà della piccola, è dovuto invece rimanere a casa, a causa delle recenti restrizioni ai movimenti e rivedrà la moglie e vedrà la figlia per la prima volta, solo quando entrambe saranno dimesse dall’ospedale.

La notizia ha portato immediatamente un’ondata di gioia e di ottimismo in tutta la valle, in una valle che è stata tra le più colpite e in cui, anche se da ieri pare che il contagio si sia arrestato, conta comunque ancora più di cento persone contagiate, tante in quarantena e ormai diversi morti tanto a Selva quanto a Ortisei e Santa Cristina. I gardenesi cominciano a essere nervosi e impazienti, anche e soprattutto perché non sono abituati a stare a casa e a non lavorare. Ma dopo i primi giorni in cui qualcuno aveva preso alla leggera le restrizioni, hanno deciso che è più saggio seguire le regole. Forse la piccola Tina, inconsapevolmente, ha regalato un po’ di ottimismo ai suoi concittadini e una piccola speranza. Tutto ciò finirà, prima o poi ne usciremo. E lei, con il suo sorriso, è lì a testimoniarlo.

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