Selva, sculture di neve con dedica 

Quest’anno il concorso celebra i 150 anni della prima ascesa del Sassolungo



SELVA. Nel 2019, in Val Gardena vari eventi ricorderanno il momento storico legato all'anniversario della prima scalata del Sassolungo. La 22esima edizione del concorso di sculture di neve, che avrà come tema i “150 anni dalla prima scalata del Sassolungo” si svolgerà a Selva. Sei cubi di neve di dimensioni 3x3x3 saranno installati sul Prà da Nives, accanto al mercatino di Natale Mountain Christmas e i partecipanti selezionati per la presente edizione lavoreranno per dar vita a delle vere e proprie opere d’arte. Sono: Hannes Mussner (titolo dell’opera: Mr. Grohmann); Taufer Loredana (titolo: Dal 1869); Richard Senoner (titolo: Bergsteigen damals); Zeni Davide (titolo: Paul Grohmann e Karl Unterkircher); Demetz Lorenz (titolo: Sun piza – in vetta – auf n Gipfel) e Ivo Piazza (titolo: La man de Paul Grohmann). Il concorso di sculture di neve, iniziato ieri, si protrarrà fino al 30 dicembre e gli scultori cominceranno a lavorare dalle 9 del mattino fino al tardo pomeriggio. Domenica 30 dicembre alle 16, si terrà la premiazione.

Un secondo momento si terrà, invece, con l’esposizione di sculture di ghiaccio a Ortisei, quando saranno scolpiti grandi blocchi di ghiaccio da parte di due esperti scultori/artisti locali, nella settimana dal 14 al 19 gennaio. Il tema sarà sempre “150 anni dalla prima scalata del Sassolungo“ e le opere saranno realizzate ed esposte nella zona pedonale.

Altri eventi in programma per celebrare i 150 anni dalla prima ascesa del Sassolungo saranno: una mostra di foto e immagini, un concorso fotografico, un concerto di musica nell’anfiteatro del Sassolungo, due conferenze (a luglio e a settembre), gli Incontri con l’Autore (ad agosto), eventi e sfilate tradizionali (in estate) oltre a numerose escursioni a tema.

Esattamente 150 anni fa, il 13 agosto 1869, Paul Grohmann scalò per primo il Sassolungo e, non avendo purtroppo con sé una macchina fotografica, una volta raggiunta la vetta piantò una bandiera, che rimase a sventolare per anni, annunciando l’importante prima assoluta. A quell’epoca il Sassolungo, a causa delle pericolose cadute di massi e del lungo tempo necessario per la sua ascensione, era considerato inespugnabile. Non per Grohmann che, con una temeraria spedizione, insieme a Innerkofler e Salcher, portò a termine questa impresa, raggiungendo la cima. Fu un traguardo sensazionale, una conquista pionieristica: Paul Grohmann aveva scritto un’importante pagina nella storia dell’alpinismo.(e.d.)













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