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Setta religiosa in valle Aurina, il difensore chiede la scarcerazione delle 5 donne

Di parere opposto la procura: la decisione spetterà al tribunale del riesame



BOLZANO. Udienza davanti al tribunale del riesame, oggi, 12 gennaio,  a Bolzano, per le cinque donne altoatesine accusate di maltrattamenti nei confronti di due minorenni, figli di una di loro.

Le cinque donne, tutte residenti in Valle Aurina, tra Campo Tures e Cadipietra, si ispirano alla setta «Neuchristen», guidata dal predicatore svizzero Nikolaus Andres Schneider, che si fa chiamare Bischof Schwert (vescovo spada), noto anche per le sue posizioni no vax.

L'indagine era partita lo scorso agosto e per un mese gli inquirenti avevano filmato di nascosto cosa accadeva nella casa dove vivevano i due minorenni, che sono stati ora affidati ai servizi sociali.

Dai filmati era emerso che la madre li svegliava nel mezzo della notte per costringerli a pregare per ore. I due bambini non potevano frequentare la scuola pubblica, ma seguivano la cosiddetta scuola parentale, una metodologia didattica legale in Italia, che prevede lo studio a casa, seguiti dai propri genitori, e che di recente sta riscontrando una crescente diffusione nelle vallate altoatesine, in particolare tra i no vax.

Nell'udienza di oggi, l'avvocato difensore delle cinque donne, il meranese Mark Antonio De Giuseppe, ha chiesto la loro scarcerazione in quanto non sussisterebbe più alcun pericolo di reiterazione, visto che i due minorenni sono già stati sottratti ai genitori ed affidati ai servizi sociali.

Di parere opposto la Procura, secondo la quale le cinque donne potrebbero comunque condizionare la vita di altri minorenni della loro cerchia amicale, con maltrattamenti analoghi. 













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