NUOVO TRATTAMENTO

Sindaci e giunte del Trentino Alto Adige avranno la pensione

Previdenza integrativa estesa ai presidenti delle Comunità comprensoriali altoatesine e delle Comunità di valle, oltre al ladino «Procurador del Comun general de Fascia». L'operazione costerà 12 milioni in 5 anni, compreso anche il Tfr. Cia: «Sanata la disparità di trattamento tra i lavoratori autonomi rispetto ai dipendenti»



BOLZANO. Regalo di Natale per i sindaci del Trentino Alto Adige. Anche loro avranno l’indennità di fine mandato, un mese di indennità per ogni anno di carica. Le nuove regole, approvate ieri dal consiglio regionale, entreranno in vigore dopo le elezioni comunali del 3 maggio. Un regalo di Natale atteso e dovuto per l’assessore Claudio Cia, secondo il quale è stata «sanata la disparità di trattamento tra i lavoratori autonomi rispetto ai dipendenti».  

Approvata anche la manovra, all’interno della legge di bilancio regionale, che garantirà la previdenza integrativa a sindaci e assessori liberi professionisti o senza reddito. In tutto la stima è di circa 12 milioni di euro ogni cinque anni.

Ieri il voto è arrivato con l’ennesimo cambio di programma sul pacchetto concordato tra Svp e Lega: alla previdenza integrativa sono stati aggiunti anche i presidenti delle Comunità comprensoriali altoatesine e delle Comunità di valle, oltre al ladino «Procurador del Comun general de Fascia». Per la Svp è una vittoria assoluta. La Lega, inizialmente fredda, si è convinta.

Comuni e Comunità verseranno il 24,2% dell’indennità di carica mensile lorda. Gli eletti verseranno l’8,8% dell’indennità. L’indennità di fine mandato spetterà solo ai sindaci che lavorino in Comune a tempo pieno.

La spesa In cinque anni, riassume Cia, la previdenza per le giunte costerà ai Comuni 6,897 milioni di euro (906.000 euro all’anno in Alto Adige e 472.000 in Trentino). Il Tfr dei sindaci costerà 1,065 milioni all’anno (423.000 in Alto Adige e 423.000 in Trentino), per un totale di 5,3 milioni a fine mandato. Per le comunità c’è una stima massima di 220.000 euro all’anno, ma la spesa sarà inferiore, perché molti presidenti sono sindaci (cariche non cumulabili).













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