il caso

Studio su decessi “causati da vaccinazioni”, l’Azienda sanitaria altoatesina contro il patologo tedesco Burkhardt

L’esperto ha parlato ad una conferenza a Bolzano. Per l’Asl le sue argomentazioni sono “scientificamente non convincenti e non sostenibili”



BOLZANO. Sono definite “scientificamente non convincenti e non sostenibili” dall’Azienda sanitaria dell’Alto Adige le affermazioni di Arne Burkhardt su eventuali decessi causati da vaccinazione contro il Covid-19 fatte ieri sera (10 novembre 2021) in occasione dell’evento “Vax – quo vadis?” a Bolzano. 

“E' questo il risultato di un incontro con diversi Primari medici specialisti in anatomia patologica, avvenuta ieri mattina all’Ospedale di Bolzano sotto la guida del Primario del Servizio di Anatomia Patologica e Istologia dell’Azienda sanitaria dell’Alto Adige Guido Mazzoleni ed alla presenza del relatore stesso”, si legge in una nota dell’Azienda. “Nell’incontro, al quale hanno partecipato altri 10 specialisti in anatomia e patologia in videoconferenza, sono stati analizzati i campioni istologici di 9 persone la cui morte, secondo il relatore, sarebbe correlata ad una precedente vaccinazione Sars-Cov-2”. Decessi avvenuti in Austra e Germania.

L’Azienda sanitaria dell’Alto Adige continua: “In molti dei casi presentati la causa di morte è legata a patologie pregresse, per esempio casi di gravi cardiopatie e patologie polmonari e epatiche e pertanto sicuramente non collegabili con l’azione del vaccino.

Tutti i patologi concordano inoltre che le lievi alterazioni morfologiche evidenziate e sottolineate di Burkhardt siano facilmente evidenziabili anche in altri prelievi autoptici effettuati in era pre-vaccinale e pre-Covid e che non possano essere ascritte alla pregressa inoculazione di un vaccino e che siano per lo più assolutamente ininfluenti nel determinismo del decesso”.

“In conclusione, per questi motivi tutti i Patologi presenti concordano nel ritenere le argomentazioni di Arne Burkhardt scientificamente non convincenti e non sostenibili e concordano con quanto già riportato dalla Società dei Patologi tedeschi”, aggiunge l’Azienda.













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