INCIDENTI

Trovato morto lo sciatore danese disperso in val di Fassa

Le ricerche erano iniziate nella giornata di ieri (6 febbraio). Il corpo è stato trovato a 1900 metri alla base di un canalone



TRENTO. Si sono concluse poco dopo le 13 le operazioni di ricerca di uno sciatore danese nato nel 1958 e disperso da ieri in Val di Fassa. Il suo corpo è stato trovato senza vita in val Lasties a una quota di circa 1.900 metri, alla base di un pendio ripido e ghiacciato. Secondo le prime ricostruzioni, per l'uomo potrebbe essere stata fatale una scivolata di circa 200 metri lungo il pendio innevato reso ghiacciato dal vento degli scorsi giorni. Le ricerche erano cominciate nella serata di ieri dopo che la moglie aveva denunciato il mancato rientro del marito, uscito per fare una sciata.

Non disponendo di indicazioni precise sulla destinazione dello sciatore, le ricerche dei soccorritori si sono concentrare nella zona del Col Rodella, del rifugio Friedrich August e del rifugio Salei. Nella notte si è alzato in volo anche l'elicottero di Trentino Emergenza che ha effettuato un sorvolo sulla medesima area con l'ausilio dei visori notturni e di una termocamera.

Le ricerche hanno dato esito negativo e sono state sospese poco dopo la mezzanotte per poi riprendere alle prime luci dell'alba, quando una decina di soccorritori della Stazione Alta Fassa hanno perlustrato nuovamente l'area nei pressi del rifugio Salei, per poi spostarsi in Val Lasties e nella zona della forcella Pordoi, dopo essere riusciti a risalire all'ultimo passaggio dello skipass del turista sul Sass Pordoi. A supporto delle squadre di terra sono intervenuti anche i droni dei Vigili del Fuoco e l'elicottero dell'Aiut Alpin Dolomites che ha effettuato dei sorvoli con la campana Recco. Poco dopo le 13, purtroppo, il ritrovamento del corpo dell'uomo, ricomposto alla camera mortuaria di Canazei. 













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