femminicidio

Uccise la moglie con 43 coltellate, Beutel ricorre in Cassazione

Condannato a 30 anni per la morte di Alexandra Riffeser: la difesa contesta l’aggravante della crudeltà



BOLZANO. Gli avvocati Marco Ferretti e Alessandro Tonon, difensori di fiducia di Johannes Beutel, hanno depositato ricorso in Cassazione contro la condanna del loro assistito a 30 anni di reclusione per omicidio della moglie Alexandra Riffeser. 

Beutel, austriaco quarantenne, il 24 settembre 2018 uccise la donna con 43 coltellate.

In primo grado venne condannato a 30 anni, cioè il massimo della pena con rito abbreviato per omicidio volontario aggravato. La condanna venne poi confermata dalla Corte d'assise d'appello. Venne confermata anche l'aggravante della crudeltà, che era stata messa in discussione dalla difesa e che viene nuovamente contestata ora dagli avvocati.

La difesa di Beutel sostiene che l'alto numero di coltellate non implicherebbe automaticamente l'aggravante della crudeltà e cita, a sostegno di questa tesi, una sentenza della stessa Cassazione relativa ad un duplice omicidio commesso a Vasto nel 2012.

Nel caso dovesse venire accolto il ricorso della difesa, a Beutel non verrebbe più contestata l'aggravante, da ergastolo, della crudeltà: si arriverebbe di conseguenza ad un ricalcolo della pena, che farebbe scendere la condanna da 30 anni a 16 anni di reclusione. Ora la parola passa ai giudici della Cassazione. 













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