8 marzo

Unibz, donne il 70% dei laureati ma sul lavoro restano penalizzate rispetto agli uomini

La ricerca Almalaurea: migliore rendimento ma ancora bassa la percentuale alle facoltà scientifico-tecnologiche. Il divario si amplia quando nascono i figli



BOLZANO. Le donne costituiscono più del 70% dei laureati della Libera università di Bolzano. Eppure gli uomini continuano ad essere più valorizzati sul mercato del lavoro e occupano professioni di più alto livello. E con i figli il divario si amplia.

La retribuzione media delle laureate e dei laureati triennali è rispettivamente di 1.510 euro per gli uomini e di 1.241 euro per le donne. La situazione cambia per le laureate e i laureati magistrali: 1.757 euro per le donne e 1.650 per gli uomini. La  magistrale sembra dunque premiare più le donne che gli uomini.

Sono alcuni dei dati che emergono dall'indagine Almalaurea che fornisce informazioni sul profilo e sulla condizione occupazionale dei laureati. Il consorzio interuniversitario ha da poco presentato il primo Rapporto tematico di genere "Laureate e laureati: scelte, esperienze e realizzazioni professionali".

L’indagine ha coinvolto 291.000 laureati* del 2020 e 655.000 del 2019, 2017 e 2015, rispettivamente, uno, tre e cinque anni dopo aver completato i loro studi, sul loro profilo e stato occupazionale. Dall'osservatorio emerge che in Italia nel 2020 le donne costituiscono quasi il 60% dei laureati, con performance pre-universitarie e accademiche migliori di quelle dei colleghi uomini. Eppure questi ultimi sono più valorizzati sul mercato del lavoro e occupano professioni di più alto livello. Le donne ambiscono alla stabilità del lavoro, all'utilità sociale e all'indipendenza, mentre gli uomini puntano più al guadagno e alla carriera.

Tornando a Unibz, la prevalenza di donne fra i laureati non è omogenea tra le singole facoltà: mentre alla facoltà di Scienze della formazione le laureate costituiscono il 93%, a quella di Scienze e tecnologie informatiche soltanto il 29,4% sono donne. Anche se negli anni la percentuale di ragazze che scelgono corsi Stem sale, c'è ancora una forte prevalenza maschile. In termini di rendimento, in Unibz le donne superano gli uomini. Sia la regolarità negli studi sia il voto di laurea sono migliori per le donne: concludono gli studi in corso il 77,4% delle donne, rispetto al 68,0% degli uomini; il voto medio di laurea è, rispettivamente, pari a 102,1 e 100,9/110.

Nella ricerca del lavoro, le donne prediligono la stabilità e la sicurezza del posto di lavoro (64,6%, rispetto al 49,1% degli uomini), seguono la possibilità di guadagno (51,3%, rispetto al 67,4% degli uomini) e la possibilità di utilizzare al meglio le competenze acquisite (47,6%, rispetto al 42,4%). Anche l'utilità sociale del lavoro è più importante per le donne (42%) rispetto agli uomini che si sono laureati nello stesso anno (33%). Le donne sono molto più interessate a lavorare nel settore pubblico (46,2%), rispetto agli uomini (26,3%).

Inoltre la disponibilità delle laureate unibz triennali, magistrali e a ciclo unico del 2020 a lavorare all'estero è minore, rispetto a quella degli uomini. 













Altre notizie

Attualità