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Vaiolo delle scimmie, nessun caso in Alto Adige ma l’attenzione è alta

La primaria Erne: «Meno pericoloso del Covid ma può causare seri problemi alle persone fragili». Salgono a 202 i casi nei paesi Ue



BOLZANO. Pur non registrando attualmente casi di vaiolo delle scimmie in Provincia di Bolzano, l'Azienda sanitaria altoatesina provvede a fornire tutte le informazioni del caso alla popolazione e tiene costantemente d'occhio la situazione.

A confermarlo è il direttore generale Florian Zerzer, che raccomanda cautela: «Per fortuna, non ci sono casi di vaiolo delle scimmie che riguardano il nostro territorio ma, ovviamente, non abbassiamo la guardia. Per questo motivo continueremo a monitorare attentamente lo sviluppo degli eventi ma senza fare allarmismi».

La Primaria del reparto Malattie infettive all'Ospedale di Bolzano Elke Maria Erne conferma: «Questo virus non è pericoloso quanto il Covid-19. Tuttavia può causare dei seri problemi di salute alle categorie di popolazione più fragili quali bambini, donne in gravidanza o persone immunosoppresse. In caso di insorgenza di sintomatologie, specie se evidenti come le eruzioni cutanee, va evitato qualsiasi contatto con il soggetto infetto, che deve rimanere in quarantena fino alla scomparsa dei sintomi». 

Dall'ultimo aggiornamento del 25 maggio sono stati confermati 202 casi di vaiolo delle scimmie negli Stati Ue, compresi Spagna (69), Portogallo (59), Paesi Bassi (20), Germania (16), Francia (12), Italia (9), Belgio (6), Repubblica Ceca (4), Irlanda (2), Svezia (2), Finlandia (1), Malta (1) e Slovenia (1); 136 casi confermati sono stati segnalati al di fuori dell'Ue.

Dall'inizio dell'epidemia sono stati confermati 321 casi nell'Ue e 557 nel resto del mondo: lo riporta l'ultimo bollettino dell'European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC).













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