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A Silandro la mostra di Nasti riscatta gli ultimi della società

SILANDRO. La mostra “ Artista per caso” di Marco Nastri ha ottenuto consenso da parte degli spettatori presenti all’inaugurazione della mostra nella biblioteca “Schlandersburg” di Silandro, così come...



SILANDRO. La mostra “ Artista per caso” di Marco Nastri ha ottenuto consenso da parte degli spettatori presenti all’inaugurazione della mostra nella biblioteca “Schlandersburg” di Silandro, così come da coloro che la biblioteca la frequentano giornalmente. La manifestazione, promossa dall’assessora alla cultura in lingua italiana Dunja Tassielo con la collaborazione di Silandro Marketing, ha visto la presenza di un ragguardevole numero di persone, che hanno anche potuto ascoltare i brani proposti dal cantautore Stefano Pineto.

È singolare il percorso di vita e artistico di Marco Nasti, napoletano di nascita ma venostano di adozione. Classe 1973, in età giovanile scopre la passione del disegno, ma nonostante il talento non segue la strada degli studi artistici. Dopo diverso tempo il suo ineguagliabile talento si risveglia proprio in val Venosta, e precisamente a Clusio di Malles, dove approda nel 2003. Marco Nasti è autodidatta, e nel suo fare arte non si rispecchiano influenze determinanti di altri artisti. Dal disegno passa ben presto a composizioni a olio su tela.

La sua opera è prettamente figurativa e trasmette i temi del nostro tempo: i suoi soggetti rappresentano il disagio sociale degli ultimi, degli emarginati della società. Ha partecipato a mostre e manifestazioni importanti, alcune presiedute da critici come Vittorio Sgarbi, Paolo Levi o Nadia Celi. Umile, quasi schivo, Nasti ama però intrattenersi con il suo pubblico spiegando le ragioni della sua arte. Un’arte spontanea ricca di espressività che sa suscitare anche allo spettatore più inesperto emozioni come gioia, serenità, rabbia e dolore, ma soprattutto capace di far nascere negli individui una coscienza sociale rendendoli partecipi del pensiero dell’artista, cioè quello di costruire un futuro migliore, investendo sui giovani, sullo studio e sulla cultura, puntando alla salvaguardia della natura. (d.g.)













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