Merano. Biagio magliani (leverano, 1964), torna a esporre al pubblico dopo quattro anni di assenza. Si aprirà con un vernissage sabato 7 dicembre, alle 17, la mostra a ingresso libero “Unser Raum und lo spazio metafisico”, visitabile fino al 21 dicembre negli spazi del Centro per la cultura (via Cavour 1). Alla conferenza di presentazione curata da don Paul Renner seguirà un aperitivo con l’artista a cura della scuola alberghiera Ritz, alle 18.30. Sarà inoltre l’occasione per presentare il catalogo “Biagio Magliani, il mio spazio”.

“Il nostro spazio e lo spazio metafisico – Spazio umano e spazio divino” è un viaggio nella produzione contemporanea dell’artista e una profonda riflessione sulla metafisica di Immanuel Kant. Durante le due settimane della mostra ci saranno alcuni momenti di discussione sull’uso che stiamo facendo dello spazio a nostra disposizione; un confronto tra uomo e arte, tra lo spazio umano e lo spazio divino.

«Lo spazio metafisico e lo spazio reale – spiega il curatore Massimo Galiotta – convergono nell’arte che ispira l’uomo, nutrendo la sua mente fino a farlo evolvere nello spazio al di là delle sfere celesti, nell’iperuranio. Da dove, forse, riuscirà a comprendere meglio e a rispettare l’ambiente che lo circonda».

L’evento è realizzato con il contributo del Comune di Merano. Durante il vernissage, don Renner inviterà a riflettere sull’uso scellerato che l’uomo sta facendo dello spazio ricevuto in dono, mettendolo in contrapposizione con l’uso virtuoso che l’artista fa, nella sua produzione creativa sensibile, dello spazio disponibile sulla tela. In entrambi i casi si tratta di uno spazio ridotto, limitato, e che merita il rispetto dell’individuo.

Evento nell’evento, la sera del 14 dicembre alle 18 il poeta Lino Cacciapaglia declamerà versi di John Keats e di Girolamo Comu, in un itinerario poetico che seguirà le opere in mostra.

Biagio Magliani (Leverano, 1964), diplomato all’Accademia di Belle Arti di Lecce, vive e lavora a Leverano. Tra le tante mostre cui ha partecipato vanno segnalate quelle a Palazzo Madama, a Castel Gandolfo, alla Trevor Allan Gallery di Toronto, New York e Miami, a Bruxelles e a Buenos Aires. L’ultima nel 2015, a Milano Expo.

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