Il Festival dello sport è a rischio Pressing sulle associazioni 

Il bilancio. Strohmer: «Non sappiamo se la giunta, operativa dal prossimo luglio, saprà organizzarlo per settembre» Di fronte ai rappresentanti dei sodalizi Zaccaria elenca investimenti per 24 milioni in 5 anni e spiega le sfide in arrivo


Jimmy Milanese


Merano. Un bilancio pieno di luci ma con una grande incognita, quello appena celebrato dall’assessorato allo sport nell’incontro annuale con le associazioni sportive, che per il 2020 coincide con la fine della legislatura. Luci che si sono accese quando gli assessori Gabriela Strohmer e Nerio Zaccaria hanno spiegato come sono stati impiegati i quasi 24 milioni di euro che la giunta ha destinato allo sport negli ultimi cinque anni. E luci che si sono spente quando, di fronte ai responsabili delle associazioni, Strohmer ha dovuto anticipare che la quarta edizione del Festival dello sport, in programma per settembre, è in pericolo per via della tornata elettorale del 3 maggio.

Una questione calda.

«Organizzare un festival dello sport come quello che abbiamo visto negli ultimi tre anni è un impegno gravoso, soprattutto per l’ufficio competente, che al momento può contare solo su due collaboratrici», spiega Strohmer, aggiungendo come per la riuscita dell’evento sia necessario iniziare subito. Il problema, aggiunge l’assessora, «è che ci stiamo chiedendo se sia opportuno dare il via ora a lunghi e costosi preparativi che finirebbero per impegnare la nuova amministrazione, la quale, tempi tecnici permettendo, verosimilmente potrebbe essere operativa nel luglio di quest’anno, per un festival che dovrebbe tenersi attorno a settembre». Un quesito rivolto direttamente ai responsabili delle associazioni presenti in sala, ai quali è stato chiesto supporto. La risposta delle associazioni? «Presi così alla sprovvista non sapremmo che cosa dire, dobbiamo parlarne con i nostri soci».

Così il caso del Festival dello sport 2020, manifestazione che nel corso delle sue edizioni ha messo assieme oltre 40 associazioni, entra come argomento caldo nella campagna elettorale. Se da una parte gli assessori competenti hanno cercato una specie di nulla osta dalle associazioni chiedendo loro disponibilità a partecipare nell’eventuale organizzazione dell’evento, dall’altra l’invito è sembrato rivolto anche alle altre forze politiche, chiamate ad esprimersi in via preventiva sull’argomento, proprio per evitare che il Festival diventi un terreno scivoloso nel corso della prossima campagna elettorale.

Il bilancio degli assessori.

Ad ogni modo si dichiara soddisfatto l’assessore Zaccaria, sia per quanto riguarda il lavoro in tandem con la collega Strohmer, sia soprattutto per i risultati ottenuti nel corso degli ultimi anni. Si va dal finanziamento quinquennale a Meranarena, quantificato in 6,8 milioni di euro, all’ampliamento del lido, che, seppur rinviato al prossimo anno, costerà all’amministrazione comunale un esborso di 2,2 milioni. Di 3,5 milioni di euro, invece, l’impegno per il campo sportivo Combi, ai quali se ne aggiungeranno altri 2,8 per il completamento del terzo lotto, al termine del quale Merano tornerà ad avere uno stadio degno di questo nome. In attesa di vedere che cosa deciderà la Provincia, sono 2,5 i milioni di euro accantonati per il rilancio dell’ippodromo, oltre ai 3 arrivati da Roma per intercessione dell’ex senatore Karl Zeller. Due i milioni di euro erogati alle associazioni sportive nel corso degli ultimi cinque anni, ma ci sono anche i 500 mila per il rifacimento degli spogliatoi del campo di Maia Alta. E molte le diatribe risolte da Zaccaria e dai suoi collaboratori, non ultima la pace ritrovata tra la società calcistica Olimpia e il Merano calcio. Insomma, assieme ad altri interventi minori, sono 24 i milioni di euro che Merano ha destinato allo sport nel corso degli ultimi cinque anni.

Le prossime sfide.

Tutto a posto? «No, perché molto è ancora da fare, anche se abbiamo gettato le basi per il futuro», commentano Strohmer e Zaccaria. Tra i progetti in ballo, la progettazione dell’area ricreativa di Sinigo, la rivalutazione dell’ippodromo, la sistemazione e il rilancio del poligono di tiro. La prossima giunta dovrà anche occuparsi della gara per la gestione dei campi da calcio della confluenza e del Foro Boario, e si dovrà capire quali sono gli spazi di manovra per la costruzione di una palestra nell’area del Bersaglio, e in particolare la disponibilità della Provincia a partecipare alla spesa. Per problemi di bonifica e progettazione è spostato di un anno l’ampliamento del lido. Ma prima di tutto questo, una questione che pare urgente. L’ufficio comunale può contare solo su due collaboratrici, validissime ma in sottonumero rispetto alla mole di lavoro. A spiegarlo i due assessori, i quali chiariscono come l’aumento dell’organico, per un ufficio basilare per la vita di una cittadina di sportivi, dovrà essere una priorità della prossima giunta, a prescindere dall’organizzazione dello Sport Festival.













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