Il «Gandhi» si supera, promossi 8 studenti su 10 

Le ammissioni agli anni successivi superano del 10% quelle del 2016 e del 2017 Il preside Aliprandini: «Merito anche dei ragazzi che fanno da tutor ai compagni»


di Sara Martinello


MERANO. Il premio per gli studenti più “secchioni” del Gandhi, l’istituto che raduna i licei e l’Ite in lingua italiana frequentato da 612 giovani meranesi, va alla sezione dello scientifico: a dirlo è il 93% dei promossi e ammessi all’anno successivo (o all’esame di Stato). Percentuale che si abbassa di quasi trenta punti se si guarda alle sezioni di istituto tecnico serale o di liceo delle scienze umane, rispettivamente del 64,7% e del 65,6%. A incalzare il primato sono il liceo linguistico (90%) e il liceo delle scienze applicate (89,6%), mentre con un 79% di promossi il liceo classico conferma la propria vocazione a una rigida selezione degli alunni. Gli ammessi all’anno successivo sono invece il 69,4% alla sezione di istituto tecnico economico, pochi punti sopra rispetto a quella serale. Per gran parte degli studenti, però, c’è ancora speranza. A circa il doppio dei non ammessi agli anni successivi o all’esame di Stato basterà un’estate chini sui libri, cercando di recuperare a settembre la sospensione del giudizio (i vecchi esami di riparazione) calata sulle loro teste.

Il dato su cui riflettere è una media di promossi superiore a quella del 2017 e del 2016, e non di poco. Più di otto studenti su dieci quest’anno, poco più di sette gli anni scorsi, e quasi il 31% degli alunni dei primi quattro anni ha una media superiore all’8: sarà laissez-faire da parte dei docenti, bravura degli alunni, o c’è una ricetta speciale per fare in modo che la scuola funzioni? A rispondere è il dirigente scolastico del Gandhi, Riccardo Aliprandini: «Non si può parlare di un vero e proprio trend, visto che il dato si è risollevato solo quest’anno. Lo si vedrà negli anni a venire. Per quanto riguarda il biennio, cioè i primi due anni della scuola superiore, una parte del merito va sicuramente al potenziamento del recupero in itinere. Nel piano di miglioramento abbiamo inserito attività da svolgere durante l’anno scolastico: codocenze in alcune materie e soprattutto un progetto di studio assistito che ha visto anche studenti particolarmente brillanti aiutare come tutor i compagni meno bravi». Nel biennio, perché è questo il periodo più critico per chi è da poco uscito dalla scuola media e si può ritrovare spaesato di fronte a materie impegnative come il greco, la biologia, la filosofia e l’economia aziendale. E l’incoraggiamento ad aiutare chi magari a casa non abbia una situazione adatta allo studio o chi non sia a suo agio con la scelta della scuola significa dare ai ragazzi la consapevolezza di quanto il sostegno reciproco sia importante, oltre a creare un’occasione di ripasso in compagnia. «Tendenzialmente le materie che decretano la bocciatura sono quelle d’indirizzo – prosegue Aliprandini –. Gran parte dei bocciati deve rifare il primo anno di scuola, quello in cui uno capisce se ha fatto la scelta giusta. Quindi, per evitare che questi perdano interesse per lo studio o che la loro carriera sia compromessa, durante l’anno, specialmente nel primo periodo, operiamo dei riorientamenti, in modo da assestarli sulla strada più giusta per le loro capacità e per le loro aspirazioni».

Domani per 99 dei 105 studenti che quest’anno hanno frequentato il quinto anno al Gandhi cominceranno gli esami di maturità, a partire dalla prima prova, quella di italiano. Per loro il tasso di ammissione all’esame è del 94%, un dato anche superiore alla media dei promossi del liceo scientifico. A settembre, invece, tra gli esami di riparazione e la ripresa delle lezioni gli studenti più giovani dovranno fare i conti con l’impennata delle iscrizioni al primo anno: i nuovi alunni dell’istituto dello School Village saranno infatti ben 165, cioè 55 in più rispetto ai consueti 110. Così si fa urgente anche la necessità di un ampliamento, sebbene questo sarà possibile – come ha riferito l’assessore provincialeTommasini – solo tra qualche anno, quando l’edificio antistante il Gandhi e che ora ospita Ritz e Marconi potrà accogliere anche alcune classi dell’istituto.













Altre notizie

Attualità