Il romanzo d’esordio «Vi racconto la mia Anna Bolena» 

Scrittrice per passione. Francesca Ferragina debutta con “Io. Anna” «Storia ed emozioni attorno a un personaggio forte e stimolante» 


Simone Facchini


Merano. Se è vero che un manuale può spiegarti a montare un mobile ma non ne esiste uno che ti insegni a diventare un romanziere, lo è altrettanto che dietro a ogni scrittore c’è prima un lettore. Meglio ancora: un lettore curioso. «Che cosa leggo io? Di tutto. Classici e biografie, thriller, romanzi storici e fantasy». Francesca Ferragina, meranese, risponde al requisito. Ha da poco pubblicato il suo primo romanzo, “Io. Anna”. Ispirato ad Anna Bolena.

Lavoro e passione.

Francesca è coordinatrice pedagogica. Lavora al Viva presso l’ospedale Tappeiner e al Lilliput di Bressanone, strutture dedicate ai figli dei dipendenti Asl. Classe 1982, laureata in scienze della formazione a Padova. Nel tempo libero legge e ricerca materiale da recensire nel suo blog sulla letteratura per l’infanzia. E scrive. «Non ho un vero e proprio metodo, in certe situazioni tutto esce di botto e rimango sulla tastiera fino a tarda notte sfornando due o tre capitoli. Poi magari non scrivo per qualche settimana. Ma la mia testa continua a elaborare e al momento giusto la narrazione scaturisce».

Il romanzo.

Ed è sgorgato “Io. Anna”. Primo atto di quella che è pensata come una trilogia, saga sulle vicende di Eleanor, guida turistica londinese, e di re Enrico VIII. «Grazie al potere di una collana Eleanor viene trasportata nell’Inghilterra del Cinquecento nel corpo di Anna Bolena». Perché la scelta di questo personaggio storico, figura chiave dello scisma anglicano, centrale in un punto cardinale storico-religioso, donna intrigante e controversa? «Dalla mia passione per la storia antica, mio marito mi ha fatto “trasmigrare” a quella medioevale e dei secoli successivi. Mi sono appassionata alla figura di Enrico VIII, ho letto tanto su di lui fino a quando ho trovato un testo che raccontava delle sue sei mogli. Anna Bolena è stata l’“altra”, per molti versi una pioniera. Era istruita, fatto inusuale all’epoca, per volere del padre che l’aveva pure mandata in Francia a imparare l’arte della sensualità, affinché potesse usarla per conseguire i suoi scopi. Anna aveva una spiccata intelligenza oltre che acume politico».

Narrativa e storia.

Il romanzo rosa costruito attorno ad Anna Bolena per Francesca Ferragina è anche un modo per far conoscere il personaggio. La narrativa al servizio della storia. Di Anna Bolena c’è tanto nella pagine di “Io. Anna”, edito da Albatros. «Ma spero che possa spingere qualcuno ad approfondire la sua personalità. Penso che oggi noi donne abbiamo tante libertà in più rispetto ad allora, quando il loro potenziale veniva represso. Il suo esempio può fungere da stimolo per esprimere tutte le nostre potenzialità».

La trama.

È la vigilia di Natale. Una collana aziona un portale temporale che sbalza la guida turistica Eleanor indietro nel tempo, nel XVI secolo. Non solo: assume l’identità di Bolena. Vuole tornare a casa, alla sua epoca, poi prende consapevolezza di avere una nuova chance, lei che nella vita ha accumulato tante delusioni. E allo stesso tempo riscattare una delle figure storiche a lei più care. «Eleanor affronta intrighi di corte e pericoli», racconta l’autrice. «È un viaggio fisico, concreto in quell’Inghilterra, ma anche un viaggio nelle emozioni, quelle emozioni in cui ci riconosciamo, a partire dall’amicizia e dall’amore». “Io. Anna”, prima puntata di una trilogia “che spero possa concretizzarsi. Mentre il primo episodio stava cominciando il suo percorso di pubblicazione ho sentito che i personaggi non avevano ancora detto tutto. Che c’erano tante altre vicende nella mia testa, tante storie da raccontare. E tanti appunti nel mio computer. Stanno prendendo forma gli altri due tasselli, “Io. Enrico” e “Il figlio del re”. Il secondo, vista la clausura forzata, è a buon punto».













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