In Benin contro il Covid la nuova missione del Gmm 

Gruppo missionario. Nasce il progetto a sostegno delle popolazioni colpite dalla pandemia Tra gli obiettivi, potenziare la produzione di medicinali fitoterapici all’ospedale di Tanguieta



Merano. Acqua potabile e medicinali fitoterapici per contenere la diffusione del Covid-19 nel Nord del Benin, in Africa occidentale: è l’obiettivo di un progetto del gruppo missionario “Un pozzo per la vita” di Merano (Gmm) sostenuto dalla Provincia nell’ambito di un bando per interventi a sostegno delle popolazioni colpite dalla pandemia in paesi che versano in condizioni di particolari difficoltà sanitarie, economiche e sociali.

Partner del progetto del Gmm è l’ospedale “St. Jean de Dieu” dei Fatebenefratelli a Tanguieta, nella regione dell’Atacora, in Benin, al confine con il Burkina Faso, struttura di riferimento per l’Organizzazione mondiale della sanità per questa zona dell’Africa che accoglie pazienti anche da Togo, Burkina Faso, Niger, Mali, Nigeria e Ghana.

«Purtroppo vari collaboratori, soprattutto medici e paramedici, hanno contratto l’infezione, ma per fortuna tutti finora se la stanno cavando bene anche grazie alla disponibilità dell’artemisia annua e dei fitoterapici che vengono prodotti dal nostro laboratorio farmaceutico», racconta il direttore sanitario dell’ospedale e capochirurgo, fratel Fiorenzo Priuli, in Africa ormai da 50 anni. Con l’aiuto di diverse organizzazioni, tra cui il Gmm, al “St. Jean de Dieu” è stato allestito anni fa un laboratorio fitoterapico che sarà ora potenziato con l’attuale progetto attraverso l’acquisto di un mulino per triturare le piante officinali e aumentare la produzione di farmaci per le diverse terapie assicurate dall’ospedale.

Altro obiettivo del progetto è accrescere la disponibilità di acqua potabile di buona qualità con la costruzione di una perforazione ad alta portata che affiancherà quella esistente non più sufficiente. In Africa l’acqua è fondamentale: senza sono impossibili anche le più semplici misure d’igiene e di prevenzione del contagio come lavarsi le mani o mantenere puliti ambienti frequentati da diverse persone. La nuova perforazione sarà utilizzata non solo per le necessità dell’ospedale, ma anche dalla popolazione di Tanguieta.

Infine, il progetto mira a incrementare la produzione di pane del panificio dell’ospedale, entrato in funzione lo scorso anno e costruito grazie alla donazione di un benefattore del Gmm. Saranno acquistate una nuova impastatrice e altre attrezzature per assicurare un maggiore rifornimento ai reparti dell’ospedale e un’alimentazione adeguata ai malati che dovranno seguire terapie spesso faticose per fisici debilitati. «Da quando il Covid ha cominciato a colpire anche l’Africa, ci siamo resi conto che le nostre priorità d’intervento – acqua e igiene, sanità, educazione – sono le stesse su cui impegnarsi per fronteggiare la diffusione del virus, e questo progetto ne è una conferma», commenta il fondatore del Gmm “Un pozzo per la vita”, Alpidio Balbo.

La spesa prevista per realizzare l’intervento al l’ospedale di Tanguieta è di circa 45 mila euro, coperta in parte da un contributo della Provincia di 24.700 euro.

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