La Civica contesta la fermata del bus: «Regole snobbate» 

Accuse per i lavori in via San Giorgio che invadono il parco «Grave aver saltato la variazione del Piano urbanistico»



MERANO. a creazione di un marciapiede a sbalzo in via San Giorgio a Maia Alta che invaderà spazi di pertinenza della passeggiata d’Estate sarebbe un’operazione urbanistica ardita sotto il profilo delle procedure. «Di più – sostiene la Civica per Merano -: è una forzatura. Per fare quell’intervento, l’amministrazione ha dribblato totalmente la variazione al Piano urbanistico. Facendo passare il messaggio che, mentre il privato per ottenere un permesso deve rispettare, giustamente, una trafila che prevede vari passaggi e attenzioni, il pubblico questo percorso lo può saltare». A sviscerare la questione è Andrea Casolari, che assieme ai compagni di partito in consiglio comunale - Giorgio Balzarini, Emanuela Albieri, Walter Taranto, Valerio Toccolini – ha presentato un’interrogazione al sindaco Rösch. «Con il rifacimento attualmente in corso di via Cavour e di via San Giorgio – dicono i consiglieri - verrà allargata la sede stradale sopra la superficie del parco della passeggiata d’Estate per creare una fermata dell’autobus. Auspichiamo che la soluzione scelta possa comunque integrarsi con il pregevole, fra l’altro tutelato paesaggisticamente. Siamo tuttavia preoccupati per il fatto che l’area verde possa essere in parte rovinata da una costruzione invasiva. Ma soprattutto siamo perplessi rispetto all’iter scelto per arrivare a realizzare l’opera. Ci risulta infatti che la superficie sulla quale verrà realizzata la fermata del bus sia urbanisticamente destinata come “verde pubblico”, e che non sia intervenuta una richiesta di modifica al Piano urbanistico». Che prevede, non da ultimo, l’ok del consiglio comunale.

C’è un precedente che la Civica esibisce per sottolineare il fatto, e risale al periodo in cui la forza politica oggi all’opposizione faceva parte del governo cittadino. «Quando fu realizzata la nuova fermata degli autobus a presso il parco Marconi – rammenta Casolari - prima di procedere con tutto l’iter autorizzativo era stata compiuta la variazione urbanistica. Perché invece in questo caso è bastata una decisione della giunta?». Pare fra l’altro che non tutti, fra le stanze del municipio, fossero d’accordo di agire in questo modo, accelerando i tempi. Forse per farli combaciare proprio con il lifting a via San Giorgio che era divenuto ormai, a detta stessa dell’amministrazione, improcrastinabile. «A chi mi contesta che si tratta di una questione di forma, o comunque minore, replico che così agendo l’amministrazione crea un precedente da non sottovalutare», aggiunge Casolari. Per avere tutti gli elementi utili ad approfondire la vicenda, la Civica chiede i dettagli della concessione edilizia, se vi siano prescrizioni paesaggistiche e in particolare se sia previsto il taglio di alberi. E naturalmente, la ragione per cui il rilascio della concessione edilizia non sia stato preceduto da una modifica al Piano urbanistico.(sim)













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