La funivia Postal-Verano finisce in tribunale 

Il ricorso. Il Tar annulla la procedura di esproprio dell’area su cui sorge l’unico pilone Il proprietario del maso non era stato avvisato del progetto previsto sul suo terreno


Giuseppe Rossi


Postal. La nuova funivia che collega Postal all'abitato di Verano poggia su un pilone unico realizzato in acciaio visibile anche dal fondovalle costruito su un terreno espropriato in maniera irregolare. A sancirlo è una sentenza dei giudici del Tar di Bolzano al quale si è rivolto il proprietario del maso nel quale l'appezzamento di terreno si trova. Il tribunale, pur non mettendo in discussione il progetto di costruzione del pilone unico, ha di fatto annullato l'esproprio attuato a novembre 2017 dal Comune di Verano proprio per costruire la nuova funivia, usata dai pendolari della zona per raggiungere il lavoro nel fondovalle piuttosto che dai turisti che da Postal vogliono visitare l'altopiano. Ad accompagnare il proprietario del maso, ritenutosi danneggiato, nel percorso giudiziario sono stati gli avvocati Luca Mazzeo e Manfred Schiullian.

La storia che riguarda la sostituzione della vecchia funivia parte nel 2014, quando il Comune approva il progetto preliminare per costruire il nuovo centro di mobilità di Postal/Verano. Il progetto prevedeva la demolizione del vecchio impianto, la costruzione di una nuova funivia con due piloni, poi diventato uno solo, la costruzione di parcheggi e garage sotto e attorno alla stazione a valle e a monte. A settembre 2016 il Comune di Verano approva la delibera del progetto esecutivo, a novembre 2017 segue l'avvio della procedura d'esproprio e a questo punto nascono i problemi. Il proprietario del terreno, al quale i giudici del Tar ora danno ragione, a dicembre 2017 lamenta il fatto di non essere mai stato informato del progetto con l'uso di un pilone unico da insediare nella sua proprietà. Da qui parte la procedura di occupazione illegittima. Resta da capire se la vertenza si chiuderà con un indennizzo economico oppure se la stessa funzionalità della funivia possa essere messa in discussione.













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