Mense scolastiche, quasi un monopolio degli enti religiosi 

Gli alunni dell’ex Maiense dalle suore Salvatoriane Le medie di via Wolf pranzano nel convitto Ebner 



MERANO. Il mondo della refezione scolastica, a fronte di una crescente domanda scolastica di tempo prolungato e di sempre minor tempo per i genitori di preparare pranzo a casa per i figli, continua a essere un business per le associazioni ecclesiastiche che operano sul territorio comunale.

I ragazzi che da poche settimane frequentano le scuole medie di Maia Alta all'ex convitto Maiense pranzeranno nei giorni di rientro pomeridiano a scuola nella sala delle suore Salvatoriane di via Belvedere 6. Alla fondazione Kolping, che prima seguiva anche questi ragazzi, rimarrà comunque la refezione scolastica degli alunni delle scuole elementari von Gilm e De Amicis di Maia Alta. In entrambe i casi l'incarico diretto annuale è arrivato dopo che la gara organizzata nel 2016 era andata deserta, forse a causa dei prezzi richiesti, che invece in un secondo momento sono stati almeno in parte rinegoziati.

Anche la scuola materna Girotondo di Maia Bassa (a pochi passi dalle medie Negrelli) non fa eccezione. Le cucine che per decenni avevano fornito pasti in loco è stata da tempo chiusa. Ora i pasti arrivano dalle cucine dell'asilo di Sinigo e vengono trasportati quotidianamente a Maia Bassa dalla cooperativa Albatros, che per il servizio otterrà 12.200 euro nei prossimi tre anni.

Altra refezione scolastica affidata agli enti religiosi è quella dei ragazzi che frequentano le scuole medie Wolf allo School Village. Il Comune pagherà le cucine del Gamperheim per consentire il pranzo degli studenti dentro il convitto Ebner di via Rossini 12.(rog)

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